L’accordo è stato siglato tra l’Istituto nazionale di statistica e l’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale. Un protocollo d’intesa che ha come denominatore comune le nuove e sempre più ampie esigenze informative che richiedono, a livello nazionale ed internazionale, un’implementazione dell’offerta di dati, statistiche e indicatori. Tra le iniziative previste: lo sviluppo di processi innovativi attraverso l’avvio di attività tecnico-scientifiche che comprendono lo scambio di dati e informazioni funzionali, la realizzazione di statistiche, analisi ambientali, la promozione e lo sviluppo degli open data, il trasferimento di conoscenze a sostegno della formazione del personale nell’ambito di appositi programmi congiunti.
Sia pure con ruoli distinti e per finalità diverse, Istat ed Ispra svolgono attività di produzione dati, ricerca statistica e studio in campo ambientale a supporto delle decisioni per l’avvio di politiche pubbliche. La funzione statistica riveste un ruolo essenziale nell’individuazione e nella predisposizione degli strumenti informativi adeguati a supportare la governance di un sistema complesso, a maggior ragione a livello comunale, visto che il rinnovato profilo acquisito dai Comuni con l’evoluzione del contesto istituzionale implica la necessità di sistemi di monitoraggio e valutazione più strutturati la cui messa a punto, gestione e aggiornamento raggiungono ambiti di complessità notevoli a causa della specificità e varietà di relazioni da analizzare sul territorio. Il protocollo, di durata triennale, che il presidente dell’Istat, Giorgio Alleva, e il presidente dell’Ispra, Stefano Laporta, hanno sottoscritto, rafforza ulteriormente la collaborazione delle due istituzioni in ambito Sistan (Sistema statistico nazionale).
“L’Istat – ha sottolineato Alleva – è fortemente impegnato nella produzione di informazioni capaci di aumentare la conoscenza sul territorio e sull’ambiente. Uno strumento di grande rilevanza per la produzione di statistiche dettagliate è il nuovo progetto per una micro-zonizzazione del territorio, che sarà a servizio non soltanto del censimento permanente ma di tutta l’informazione statistica prodotta dall’Istituto. Esso sarà inoltre utile per migliorare la conoscenza di realtà di primaria importanza come le città e le periferie, luoghi in cui si concentrano quote sempre più rilevanti di popolazione, di attività ad alta intensità di conoscenza, di ricchezza nazionale”.
“Il protocollo firmato ieri – ha spiegato Laporta – si inserisce nel quadro di una serie di accordi che l’Istituto sta ponendo in essere con tutte le altre Istituzioni che svolgono un ruolo strategico per la tutela ambientale. In particolare, oggi si avvia un percorso che offrirà una “voce unica” in materia di indicatori e statistiche ambientali, frutto di un lavoro in sinergia che consolida un rapporto di collaborazione già esistente, per garantire un maggior numero di informazioni relative ad attività che impegnano i due istituti non soltanto a livello nazionale e, di conseguenza, fornire ai decisori e ai cittadini, che sono il nostro punto di riferimento, un patrimonio informativo completo in tema ambientale”.