La lotta al Greenwashing finanziario e il ruolo degli enti pubblici è l’argomento affrontato alla Cop26, dove è stata sottolineata l’importanza dell’informazione ambientale validata, prodotta da enti terzi indipendenti che operino sulla base di dati pubblici, e questo è il ruolo dell’ISPRA che accoglie la nuova sfida della finanza sostenibile. La lotta ai cambiamenti climatici e gli obiettivi del Green Deal verranno realizzati attraverso investimenti sostenibili; l’applicazione del concetto di sviluppo sostenibile all’attività finanziaria, che ha come obiettivo quello di ri-orientare i flussi di capitali privati verso attività che generino valore economico che non ricada sull’ambiente. Con il “Greenwashing”, si fa riferimento al Paper prodotto nell’ambito della collaborazione tra ISPRA e il Forum della Finanza Sostenibile (https://finanzasostenibile.it/attivita/paper-greenwashing-ita/ ). Tutto il quadro normativo che si sta delineando su questa materia, dal Piano d’Azione dell’UE per il finanziamento della crescita sostenibile del 2018, alla Sustainable Finance Disclosure Regulation (SFDR), in vigore dal marzo 2021, vedrà interessate oltre 50.000 società in tutta Europa, rispetto alle 12.000, in Italia si dovrebbe passare dalle attuali 210 a circa 4/5.000, il quadro vuole recuperare risorse a servizio degli obiettivi della transizione ecologica e dell’autonomia energetica.
Un investimento sostenibile mira a creare valore per l’investitore e per la società attraverso una strategia orientata al medio-lungo periodo che, nella valutazione di imprese e istituzioni, integra l’analisi finanziaria con quella ambientale e sociale, riducendo notevolmente il Greenwashing. L’investitore finale, sia esso un’istituzione finanziaria, un operatore bancario o un semplice cittadino, sarà così rassicurato che l’investimento non ha solo una facciata green, ma rispetta gli obiettivi dello sviluppo sostenibile: mitigazione e adattamento al cambiamento climatico, inquinamento zero, tutela degli ecosistemi, della biodiversità, delle acque e dei mari, l’adozione dell’economia circolare.
Tenuto conto del ruolo che ISPRA ricopre nell’ambito della finanza sostenibile, con l’applicazione del marchio Ecolabel UE ai prodotti finanziari e le richieste pervenute dalle autorità di vigilanza e dagli operatori finanziari che necessitano di dati e informazioni ambientali è stata istituita una task force sulla finanza sostenibile, presieduta dal Direttore generale dell’ISPRA, Maria Siclari, che avrà il ruolo di “facilitatore” per garantire il supporto agli operatori finanziari, alle autorità vigilanti e di controllo, alle imprese. L’ISPRA è il primo Istituto pubblico di ricerca a livello europeo a svolgere questo ruolo ed è la prima Pubblica Amministrazione, a livello nazionale a fornire supporto al Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica al tavolo MEF per la finanza sostenibile.
Fonte: ISPRA