“Parallelamente allo sviluppo delle infrastrutture di rete, è necessario mettere in sicurezza le infrastrutture digitali delle varie articolazioni della Pubblica amministrazione deputate alla gestione del patrimonio informativo pubblico, al fine di garantirne sicurezza, efficienza e continuità operativa. È fondamentale far sì che i dati in possesso della Pubblica amministrazione siano inviolabili. Il comparto cybersecurity e il comparto sicurezza nel loro complesso assumono, in questa prospettiva, fondamentale importanza per i cittadini e sul piano geostrategico. L´ultimo censimento del patrimonio delle infrastrutture di elaborazione dati della Pubblica amministrazione, ha rilevato che circa il 95% delle infrastrutture dati della Pubblica amministrazione è privo dei requisiti minimi di sicurezza e affidabilità necessari per fornire servizi e gestire dati.”. Lo afferma il Ministro per l’Innovazione tecnologica e la transizione digitale, Vittorio Colao, nel corso del question time alla Camera.
“Stiamo monitorando il procedimento di approvazione, da parte della Commissione europea, delle misure relative alla fase 2 dei voucher per liberare quanto prima i fondi a disposizione d’imprese e cittadini: abbiamo sollecitato la Commissione Ue a fare presto – ha aggiunto Colao – Per quanto riguarda l’incidenza della misura dei voucher alle famiglie a basso reddito, partita a novembre 2020, a oggi sono oltre 114.000 i beneficiari che hanno aderito alla misura con circa il 36% delle risorse impegnate (di cui oltre il 30% già con servizi attivati)”, ha spiegato il Ministro. “Mi preme sottolineare che l´ambizione del Governo è di portare connessioni ad 1Gbps su tutto il territorio nazionale entro il 2026. Per fare questo è necessario agire sul fronte dell´offerta, e quindi dell´infrastrutturazione, e su quello della domanda, cioè dell´effettivo utilizzo dei servizi. Come ho già avuto modo di dire c´è un forte, e non più tollerabile ritardo, nel processo di infrastrutturazione del Paese – ha proseguito Colao durante il question time – Per velocizzare la copertura con reti a banda ultra larga va quindi rivisto il modello seguito fino a oggi, facendo della neutralità tecnologica il principio guida nella definizione di politiche e strategie per lo sviluppo della banda ultralarga. Stiamo inoltre verificando la dimensione economica degli investimenti necessari all’interno del PNRR. Gli interventi per lo sviluppo delle reti devono essere accompagnati, anche in coerenza con quanto indicato dall’Agcm nella sua Segnalazione del 23 marzo scorso, da misure che rendano più rapida e agevole la realizzazione di tutte le infrastrutture: stiamo quindi anche considerando ulteriori misure di semplificazione e revisione del quadro regolatorio, che proporremo appena possibile. Il raggiungimento e l’attuazione delle azioni sopra delineate, che stiamo definendo insieme al Mise e Infratel, e con la collaborazione di tutti i soggetti istituzionali coinvolti – ha concluso il Ministro – confluirà in un piano d’azione che verrà portato al Comitato interministeriale per la transizione digitale”.