Veneto, terra di arte e cultura, oltre che d’imprenditoria diffusa. Non si tratta di affermazioni apologetiche scontate, bensì di realtà attuali confermate da dati inoppugnabili. Chi avrebbe detto, infatti, che in Veneto il numero delle biblioteche supera quello dei Comuni. E che quasi un Comune su tre ospita un istituto museale e vanta in media almeno tre tipologie di offerta culturale, tra musei, biblioteche e archivi storici. Lo rende noto l’Ufficio Statistica della Regione nella pubblicazione Statistiche Flash di dicembre – che fotografano la capillarita’ dell’offerta culturale nel territorio regionale. Con 315 musei, il Veneto è la settima regione in Italia per numero d’istituti museali. Ma sale al quinto posto per numero di visitatori (quasi 9 milioni nel 2015, di cui 7 milioni paganti), alle spalle di Lazio, Toscana, Campania e Lombardia. A fare la parte del leone per numero di accessi, sono Palazzo Ducale e il Museo di San Marco a Venezia, l’Arena e la casa di Giulietta a Verona, i Musei civici con la Cappella di Giotto e il palazzo della Ragione a Padova, il teatro Olimpico a Vicenza, il sacrario di Cima Grappa nel Trevigiano, il museo della grande guerra in Marmolada, nel Bellunese, e l’Accademia dei Concordi a Rovigo.
Si apprende inoltre che gli interessi del pubblico si ripartiscono tra arte antica (46%), complessi monumentali e aree archeologiche (23%), scienze e musei specializzati (24 %) e arte contemporanea (7%). Tuttavia, a differenza delle altre regioni italiane, nella terra che fu della Serenissima i musei più visitati sono quelli non statali: i 136 comunali accolgono oltre la metà dei flussi. Merito anche di una buona capacità di posizionamento nel web: in Veneto quasi 7 musei su 10 hanno un proprio sito web attivo, a fronte di una media italiana del 57%. Altro punto di forza dell’offerta culturale è costituito dalle 588 biblioteche di pubblica lettura. Il 93% dei 576 comuni del Veneto ha almeno un centro di lettura e di animazione culturale, aperto in media 23 ore e mezza la settimana, grazie alla presenza di oltre 1100 persone occupate a tempo pieno. Nel 2015 sono state circa 20 mila le visite in media per ogni biblioteca per leggere, studiare, prendere in prestito un volume, consultare un giornale o una rivista, guardare un filmato, utilizzare gratuitamente la rete wi-fi e i servizi di connessione.
Da segnalare che la provincia con i maggiori indici di frequenza e di lettura risulta essere Vicenza (27 mila visite medie all’anno e 2,7 prestiti per abitante), anche se in numero assoluto è Venezia a detenere il primato con una media di oltre 31 mila accessi per ogni biblioteca all’anno. Infine gli archivi, autentico patrimonio storico di una regione ricca d’istituzioni, associazioni, famiglie nobiliari e personaggi di spicco nella vita del paese. Oltre agli 848 archivi storici sono presenti nel territorio regionale 1.766 fondi personali, frutto di lasciti di personalità dell’Otto e Novecento. Venezia (con il 30 per cento dei fondi rilevati) e Verona sono le province più ricche di archivi personali documentali.