Dalla Giunta della Regione Sardegna, su proposta dell’assessore dell’Urbanistica, Cristiano Erriu, è stato dato il via alla delibera con cui verrà istituita la Scuola per il paesaggio dell’Isola, presso la Direzione generale della pianificazione urbanistica territoriale e della vigilanza edilizia. La Scuola si occuperà della promozione e dello sviluppo del paesaggio nel suo significato più ampio, in relazione alla cultura delle comunità e alla capacità di governarlo.
In quest’ottica saranno realizzate iniziative rivolte alla formazione e alla sensibilizzazione dei tecnici della Pubblica amministrazione, dei professionisti, degli studenti di ogni ordine e grado, come pure dei cittadini interessati al tema, per una sempre più diffusa conoscenza. La Scuola del paesaggio costituirà, inoltre, uno strumento operativo dell’Osservatorio della pianificazione urbanistica e qualità del paesaggio. Sarà infine l’Anci Sardegna a definirne il modello di gestione, sulla base delle indicazioni del Comitato di coordinamento, istituito per l’occasione e che opererà a titolo gratuito.
“A partire dalla Convenzione europea del paesaggio, approvata a Firenze dagli Stati membri del Consiglio d’Europa il 20 ottobre 2000, l’idea di paesaggio – ha detto l’assessore Erriu – è passata da quella di pura ed estetizzante fruizione visiva, a una concezione molto più complessa, legata alle identità delle comunità, ai significati da esse dinamicamente attribuiti, anche attraverso gli usi e le trasformazioni, al contesto territoriale”. Con le parole stessa della Convenzione, “il paesaggio è componente essenziale del contesto di vita delle popolazioni, espressione della diversità del loro comune patrimonio culturale e naturale e fondamento della loro identità”.
Passando dalla tradizionale idea di paesaggio a questa nuova concezione vi è dunque la necessità di sensibilizzare sempre più la società civile e le diverse strutture amministrative. La complessità dei temi e la dinamicità dei processi territoriali richiedono infatti un impegno costante che sia in grado di svolgere funzioni di studio, elaborazione e formazione, mantenendo e promuovendo un costante confronto e condivisione con le comunità.
“L’istituzione della Scuola per il paesaggio costituisce un passaggio fondamentale per la piena attuazione del Piano Paesaggistico, di cui la Sardegna è stata la prima regione a dotarsi nel 2006 – ha aggiunto Erriu – La scuola rivestirà un ruolo fondamentale di orientamento anche nelle fasi di aggiornamento del Piano paesaggistico degli ambiti costieri e di redazione del Piano paesaggistico delle zone interne, che è in atto insieme al Ministero per i Beni e le attività culturali e il turismo, e che comporta attività di conoscenza del territorio, di analisi delle sue caratteristiche paesaggistiche e dei fattori di rischio e degli elementi di vulnerabilità del paesaggio, di definizione degli obiettivi di qualità paesaggistica e di ricognizione e individuazione dei beni paesaggistici”.
Il paesaggio della Sardegna può essere considerato un vero mosaico geo-bio-antropologico.
Nell’Isola sono identificabili ambienti montani e di pianura, forme erosive fluviali e marine, accumuli di sedimenti sabbiosi su estese formazioni dunali o in spiagge, forme relitte di climi glaciali, coste alte a falesie o con ingressioni marine a rias, morfologie carsiche anche ipogee, altopiani isolati a mesas (tacchi, tonneri, giare, gollei), ambienti umidi (paludi, stagni, laghi, fiumi), forme a meandro testimoni di un’antica traccia di fiumi planiziari. La diversità delle forme fisiche riscontrabili sul territorio ben si coniugano con la sua storia che, con reciprocità, conferisce una particolare identità al paesaggio come parte integrante dello stesso patrimonio culturale sardo.