Da una ricerca realizzata da Boston Consulting sulla ricchezza delle famiglie, emerge che nel nostro Paese ci sono 307.000 famiglie milionarie, pari all’1,2% del totale. Da soli possiedono il 20,9% della ricchezza finanziaria italiana distribuita tra azioni, obbligazioni, depositi e strumenti di liquidità.
Ma si segnala che, nei prossimi anni, si assisterà a una ulteriore concentrazione della ricchezza finanziaria. Nel 2021, si prevede che in Italia, saranno 433mila famiglie ricche, l’1,6% del totale.
A livello globale il numero di famiglie milionarie è cresciuto in un anno del 7%, arrivando a quota circa 18 milioni. Si tratta dell’1% delle famiglie, che detengono il 45% della ricchezza.
Tra le famiglie milionarie, il 12% detiene patrimoni superiori al milione di dollari e nel 2021 la percentuale salirà al 16%. La maggiore crescita riguarderà le famiglie con una ricchezza tra 1 e 20 milioni di dollari (incremento del 6,1% medio l’anno) seguita dai super ricchi (patrimoni oltre i 100 milioni, con un tasso di aumento del 4,6% l’anno.
Le famiglie italiane milionarie in termini di azioni, obbligazioni, depositi sono quindi destinate a crescere ed è un fenomeno che si registra a tutte le latitudini.
L’aumento della ricchezza privata è generalizzato in termini geografici “ma ancora una volta è stata l’area dell’Asia-Pacifico a segnare lo sviluppo più rapido: l’incremento è stato del 9,5%, inferiore a quello a due cifre degli anni passati (la media 2011-2015 era stata del 12%) ma tale da prospettare a breve uno storico sorpasso ai danni dell’Europa occidentale come secondo mercato più ricco”.
L’area con Stati Uniti, Canada e Messico ha segnato un incremento robusto, +4,5%, superiore a quello dell’Europa occidentale, pari al +3,2 per cento. Per queste due regioni, così come per America Latina e Medio Oriente e Africa, l’andamento nel 2016 è stato migliore rispetto all’anno precedente.