Parte il Piano forestale dell’Emilia Romagna, appena approvato dalla Giunta regionale, che ha a disposizione 80 milioni di euro nell’arco dei i prossimi cinque anni per valorizzare il patrimonio boschivo, implementare le aree verdi in pianura, soprattutto nelle fasce periurbane, difendere il suolo dal dissesto idrogeologico e favorire l’adattamento ai cambiamenti climatici. In Emilia Romagna la superficie boschiva è cresciuta del 20% negli ultimi trent’anni e oggi copre 611 mila ettari, circa un terzo dell’intero territorio. Le foreste interessano quasi esclusivamente l’alta collina e la montagna, mentre il 3% è presente nella fascia territoriale della pianura. Una delle priorità del Piano è quella di incrementare i boschi nelle aree pianeggianti perché rappresentino polmoni verdi intorno alle città e corridoi naturali, a cominciare da quelli posti in prossimità dei corsi d’acqua. Il 20% dei boschi regionali è compreso nelle aree protette e il 30% si trova all’interno di aziende agricole. In tutto sono 685 le aziende con attività principale nel settore della selvicoltura, quasi 2.000 quelle con attività secondaria. E sono oltre 5.000 le famiglie che effettuano tagli boschivi per uso privato.