Il problema della fragilità del nostro territorio e dell’esposizione al rischio di frane e alluvioni riguarda molte aree della Penisola. In ben 6.633 comuni italiani sono presenti aree vulnerabili che comportano ogni anno un bilancio economico assai pesante. Guardando alla dimensione di queste criticità il Ministero dell’Ambiente finanzia oggi il primo stralcio del fondo progettazione per gli interventi contro il dissesto idrogeologico, assegnando 5,7 milioni di euro a cinque regioni italiane, che permetteranno di portare avanti opere per quasi 280 milioni sul territorio. Il provvedimento finanzierà quattordici progettazioni in Piemonte, cinque in Friuli Venezia Giulia, tre in Liguria, due in Veneto e due nella Provincia autonoma di Bolzano.
“Accelerare nella progettazione – ha detto il titolare dell’Ambiente, Gian Luca Galletti – è la vera chiave di volta nella lotta al dissesto idrogeologico, nelle grandi città come nei più piccoli Comuni. Nei nostri numeri si coglie l’enorme importanza dell’effetto moltiplicatore di investimento che un progetto solido sia in grado di determinare in termini di ricaduta sul territorio. Il fondo istituito dal Collegato Ambientale – ha concluso Galletti – diventa allora uno strumento strategico, che proseguiremo nelle prossime settimane a finanziare per altre regioni italiane”.
In Veneto il Ministero dell’Ambiente destina oltre 2 milioni di euro per due grandi progetti, che valgono complessivamente 181 milioni. Sono, nello specifico, le casse di espansione per le piene del fiume Piave in corrispondenza delle Grave di Ciano a Crocetta del Montello (Treviso) e l’estensione dell’invaso Montebello a servizio del torrente Chiampo a Montebello Vicentino (Vicenza).
I progetti che ricevono il finanziamento in Piemonte sono quattordici per 1,56 milioni di euro, in grado di attivare opere per oltre 35 milioni. Riceve il finanziamento per 305.000 euro il piano per gli interventi di rifunzionalizzazione dell’asta del torrente Sessera a Pray (Biella), opera da 6,4 milioni di euro, come anche l’accessibilità da nord alla Reggia di Venaria Reale e nuovo ponte sul torrente Ceronda da oltre 5 milioni e il primo programma operativo del programma di gestione dei sedimenti del torrente Orco da 4,5 milioni a Chivasso. A Villar Pellice (Torino) arrivano fondi per la progettazione di due interventi: il primo, che vale due milioni e ottocento mila euro, è il completamento delle opere di messa in sicurezza del Rio Cassarot, il secondo da 2,1 milioni è la sistemazione del torrente Rospart.
In Piemonte le progettazioni riguardano Settimo Vittone con la sistemazione idraulica del rio Calamia, la messa in sicurezza della viabilità e dell’abitato dal pericolo di caduta dei massi a Piedicavallo (Biella), l’adeguamento delle quote d’argine del torrente Cervo a Balocco e il canale scolmatore del rio San Pietro a Castellamonte (Torino). A Bussoleno previsto in finanziamento per la progettazione del completamento dell’arginatura del fiume Dora Riparia, a Moncalieri per il secondo stralcio dell’intervento in sponda destra del Po. I fondi serviranno a definire i progetti anche a Valperga, sempre nel torinese, per lo scolmatore dal Rio Levesa al Torrente Gallenca a salvaguardia di tre centri abitati e a progettare il consolidamento dell’abitato e la sistemazione del versante sottostante via Cernaia.
In Liguria sono tre le opere da 39,4 milioni complessivi per le quali il Ministero dell’Ambiente interviene con il fondo progettazione: si tratta in particolare del canale scolmatore del torrente San Siro e Magistrato a Santa Margherita Ligure, opera da 33 milioni di euro che verrà progettata con 621 milioni del dicastero, ma fondi sono destinati anche ai lavori di messa in sicurezza idraulica del rio Fasceo e del rio Carendetta ad Albenga e al secondo lotto per la sistemazione idraulica del Rio Migliarese.
In Friuli Venezia Giulia cinque le progettazioni finanziate, con fondi per 800.000 euro che attivano opere da 12,8 milioni. Duecentosessantotto mila euro sono destinati alla progettazione del ripristino della Rogga San Giusto, oltre 200.000 euro serviranno a Tarcento per i progetti di sistemazione delle frane in via del Castello, via Riviera di Ponente e via Sottoriviera. A Tolmezzo la prevenzione dal rischio idrogeologico nel bacino idrografico del torrente Frondizzon, a Malborghetto Calbruna la prevenzione del rischio sugli affluenti del fiume Fella, a Muggia la messa in sicurezza della strada provinciale 14.
Due infine le opere da progettare nella Provincia autonoma di Bolzano che trovano il finanziamento ministeriale di 585.000 euro per interventi da 11,3 milioni complessivi: la sistemazione del fiume Isarco e la mitigazione del pericolo di caduta massi sulla strada statale 12 a nord della galleria del Virgolo, entrambe nel capoluogo.