La scorsa settimana ad Hobart, in Tasmania, in occasione della XXXV riunione annuale della Commissione per la Conservazione delle Risorse Marine viventi antartiche (CCAMLR), 25 governi, tra cui l’Italia, hanno approvato l’istituzione della più grande area marina protetta al mondo, che prenderà forma nella regione del Mare di Ross. La regione, grande quanto Italia, Francia, Portogallo e Spagna insieme, è una delle superfici oceaniche più incontaminate a livello globale e rappresenta un delicato quanto complesso ecosistema, che i governi dei Paesi Membri CCAMLR hanno deciso di conservare e di dedicare alla ricerca scientifica. Lo studio di quest’area fornirà importanti elementi di previsione dei trend evolutivi dell’intero sistema vivente Antartico, la cui conoscenza è essenziale per la salvaguardia del Pianeta. L’Italia vanta una lunga tradizione di ricerca e di collaborazioni sul piano scientifico e logistico con altri Paesi membri del CCAMLR nella regione del Mare di Ross. La Stazione scientifica italiana si trova nella Baia di Terra Nova, in una posizione strategica per le attività di monitoraggio e ricerca. Il nostro Paese è pronto a partecipare attivamente al programma di rilevamenti e di studi della nuova riserva marina per assicurare l’efficacia delle più moderne misure di conservazione. Il mare di Ross è considerato l’ultimo ecosistema marino ancora intatto, ambiente fondamentale per la moltissime specie di pinguini e balene, ma soprattutto, è in quelle acque che vengono prodotti circa il 75% dei nutrienti necessari a sostenere la vita negli altri oceani esistenti. Lo spessore dell’accordo è indubbio, l’Antartico resta una delle ultime frontiere incontaminate del mondo da studiare, approfondire, rispettare.