Ricerca, produzione, consumo, trasporti e approvvigionamento: sono le parole chiave, i cinque colori della strategia con cui la Regione Piemonte intende divenire il punto di riferimento italiano ed europeo sull’idrogeno e, in particolare, dell’idrogeno verde. Una sfida ambiziosa che rappresenta uno dei progetti bandiera, insieme al progetto Montagna e alla Città dell’Aerospazio, su cui il Piemonte punta per attrarre i fondi europei del Pnrr, in particolare 70 milioni di euro attraverso le diverse linee di finanziamento Ue che guardano all’idrogeno e alle fonti rinnovabili. Il punto è stato fatto in occasione dell’avvio della consultazione pubblica per costruire insieme a enti locali, università, centri di ricerca e oltre 100 aziende la strategia regionale sull’idrogeno, che in autunno verrà presentata a Bruxelles.
“Il Piemonte ha tutte le caratteristiche per diventare concretamente l’Idrogeno “valley” italiana ed europea – ha spiegato il Presidente della Regione – Abbiamo una posizione strategica dal punto di vista logistico per l’approvvigionamento, aree idonee in cui produrlo e competenze d’innovazione per la ricerca, perché l’obiettivo non è soltanto produrre idrogeno, ma farlo a un costo contenuto rispetto a quello attuale per renderlo alla portata di tutti”.
Sono 28 i siti industriali dismessi che in Piemonte si sono candidati a diventare centri di produzione d’idrogeno nell’ambito del Censimento avviato nei mesi scorsi dalla Regione: 12 a Torino, 8 a Novara, 4 a Cuneo, 3 nel Vco e 1 a Vercelli. Altra grande potenzialità del processo di transizione sta nell’ecosistema industriale d’imprese interessate a riconvertire il proprio consumo energetico in chiave ibrida e maggiormente sostenibile, abbinando alle fonti tradizionali l’uso dell’idrogeno. C’è poi il fronte dei trasporti, con la possibilità di sperimentare l’idrogeno sul trasporto locale stradale e ferroviario, rinnovando il parco flotte con bus e treni verdi. Il Piemonte, inoltre, ha una posizione geografica strategica a livello internazionale per il traffico merci su gomma che lo rende luogo ideale per il Nord Ovest in cui installare i punti di ricarica e approvvigionamento d’idrogeno per i tir in arrivo dal Nord Europa. Un ecosistema completo, dunque, tra i pochi con queste caratteristiche in Europa, che può contare anche sull’eccellenza della ricerca attraverso le Università di Torino e del Piemonte Orientale e il Politecnico.