Favorire la diffusione delle energie rinnovabili attraverso l’aumento della generazione distribuita e degli impianti di piccola taglia finalizzati all’autoconsumo, con conseguente riduzione delle emissioni relative alla produzione energetica delle utenze domestiche, riducendo allo stesso tempo la “povertà energetica” delle fasce di popolazione meno abbienti del Mezzogiorno attraverso il risparmio in bolletta. Questo l’ambizioso obiettivo, sintetizzato dalla formula “reddito energetico” per le famiglie, previsto dal Piano per il Sud 2030 e presentato dal Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, e dai Ministri, Giuseppe Provenzano e Lucia Azzolina, presso l’Auditorium dell’Istituto d’Istruzione Superiore ‘F. Severi’ di Gioia Tauro.
A tal fine sarà istituito un Fondo Nazionale Reddito Energetico per l’acquisto di impianti fotovoltaici suddiviso in due sezioni: la prima riguarda i contributi in conto capitale, per la concessione di incentivi diretti all’acquisto degli impianti fotovoltaici; la seconda fornisce garanzie a favore di finanziamenti bancari finalizzati all’acquisto degli impianti. Il risparmio in bolletta si ottiene tramite l’autoconsumo di energia elettrica prodotta dall’impianto fotovoltaico.
Lo strumento attuativo del piano si basa sulla rimodulazione del Piano operativo Imprese e Competitività FSC 2014-20, di competenza del Ministero dello Sviluppo Economico che, a sua volta, definirà mediante decreto ad hoc le modalità operative precisando i requisiti dei beneficiari. Il provvedimento indicherà inoltre le modalità di coinvolgimento del Gestore dei Servizi Energetici nell’adattamento e nell’evoluzione del meccanismo di “Scambio sul Posto” (compensazione dell’energia elettrica prodotta e immessa in rete in un certo momento con quella prelevata e consumata in un momento differente da quello della produzione), al fine di rialimentare il Fondo rotativo ovvero restituire la quota di finanziamento bancario nel caso di garanzia statale.