Le Giornate FAI compiono 30 Primavere. Una festa, non solo: l’occasione per rinsaldare i valori del vivere civile testimoniati dal patrimonio culturale. “Il nostro Paese è un unico museo diffuso di cui molte parti sono poco conosciute al pubblico. Ringraziamo il Fai per offrire una straordinaria occasione di scoprire questo patrimonio di arte e bellezza che custodiamo”, così il Ministro della Cultura Dario Franceschini, in occasione della conferenza stampa di presentazione delle Giornate di Primavera del Fondo Ambiente italiano che quest’anno sono arrivate alla XXX edizione. “Auguri al Fai in questa speciale ricorrenza, ha concluso Franceschini e un ringraziamento alle centinaia di volontari che contribuiscono a proteggere e raccontare la bellezza dei nostri territori”.
Le Giornate FAI quest’anno compiono “30 primavere”: dal 1993, 14.090 luoghi di storia, arte e natura aperti in tutta Italia, visitati da 11.600.000 di cittadini, grazie a 145.500 volontari e 330.000 studenti “Apprendisti Ciceroni”.
Mai come quest’anno le Giornate FAI mostrano il loro più autentico spirito civico ed educativo: visitare i 700 luoghi aperti dai volontari del FAI sarà l’occasione per conoscere la nostra storia e riflettere su quanto può insegnarci per affrontare il presente e il futuro, perché ciò che siamo e che abbiamo non sia dato per scontato, ma sia compreso e apprezzato come esito di lunghi e drammatici trascorsi che ci accomunano come italiani, europei. Proteggere, conservare e valorizzare il patrimonio culturale, aprendolo al pubblico e invitando gli italiani a conoscerlo e frequentarlo: questa è la missione del FAI.
Il FAI, come istituzione della Repubblica, ha scelto di esprimere la vicinanza e la solidarietà con il popolo ucraino esponendo i colori della sua bandiera in tutta la comunicazione e nei Beni, ma la Fondazione vuole dare un contributo concreto e si impegna formalmente a finanziare il recupero di un’opera d’arte del patrimonio culturale ucraino che sarà individuato non appena cesserà la guerra e sarà avviata la ricostruzione del Paese.