E’ stato appena presentato il Masterplan della rete sentieristica e di fruizione sostenibile del Parco del Vesuvio insieme all’esito della prima fase del lavoro del team di progettazione che, in stretta sinergia con gli uffici dell’Ente, ha realizzato un programma complessivo degli interventi da realizzare sull’intero territorio interessato. Il piano comprende la riqualificazione dei sentieri esistenti, realizzazione delle interconnessioni mancanti e delle cosiddette salite storiche per un totale di circa 90 chilometri; la realizzazione di 5 info-point, (installazioni architettoniche leggere e simboliche volte a segnalare l’ingresso alle principali aree di accesso alla rete di fruizione del Parco), percorsi cicloturistici per circa 40 chilometri, sentieri ippoturistici per circa 27 chilometri.
“Sono molto soddisfatto del lavoro svolto – ha detto il presidente dell’Ente Parco nazionale del Vesuvio, Agostino Casillo – finalmente vi è una grande strategia di sviluppo che riguarda l’intera area protetta. Il territorio sarà dotato di un’innovativa infrastruttura green che collegherà con mobilità sostenibile i 13 Comuni del Parco. Grazie al lavoro congiunto tra gli uffici dell’Ente Parco e i tecnici della Sogesid – ha aggiunto Casillo – in meno di un anno siamo arrivati alla definizione di un Masterplan complessivo riguardante l’intera rete sentieristica e di fruizione del Parco, e un primo lotto di 3 progetti esecutivi e cantierabili. Ora bisogna continuare su questa strada e lavorare per la realizzazione dell’intero Grande progetto Vesuvio. Il mio impegno e quello di tutto l’Ente Parco sarà massimo per raggiungere questo ambizioso obiettivo che avrà importati ricadute in termini di sviluppo per il nostro territorio”.
“Rialziamo la testa, il Vesuvio non si piega ai terribili incendi che lo hanno devastato nel 2017, questo il segnale che mandiamo oggi con il Grande progetto Vesuvio – ha dichiarato a sua volta il ministro dell’Ambiente, Sergio Costa – Una rete sentieristica è di importanza strategica perché non solo vuol dire attirare turisti ed escursionisti, con tutto l’indotto che genera l’ecoturismo, ma anche favorire la fruizione e quindi in ultima analisi la sorveglianza. Un parco frequentato, un parco vivo, è la migliore garanzia contro chi vuole appiccare incendi. E mi fa piacere che tra i primi sentieri immediatamente cantierabili ce ne sia uno per i disabili, perché la natura è di tutti e non deve conoscere barriere”.
“In un anno di intenso lavoro progettuale – ha concluso il presidente della Sogesid, Enrico Biscaglia – abbiamo fornito il nostro contributo per gettare le basi assieme al presidente Casillo di un grande rilancio del Parco del Vesuvio dopo gli incendi dell’estate dello scorso anno. Ora continueremo ad operare con il Parco e le sue comunità nella seconda fase, quella degli affidamenti per far partire i cantieri. Il lavoro della task force messa in campo da Sogesid indica anche una strada possibile per il futuro della Società, come alleata di quelle aree protette in cui ci sia bisogno di ingegneria naturalistica per difendere l’ecosistema e generare crescita sostenibile”.