La Camera dei Deputati, con 441 sì, ha definitivamente convertito in legge il decreto sul terremoto.
Le misure urgenti, riguardano principalmente i Comuni di Lazio, Abruzzo, Marche e Umbria che sono stati colpiti dal sisma del 24 agosto scorso, ma anche quelli degli eventi successivi di ottobre.
Il testo approvato stanzia complessivamente circa 500 milioni di euro fino al 2022 per misure di sostegno a favore delle zone colpite.
Sarà il Commissario straordinario alla ricostruzione, Vasco Errani, a provvedere all’attuazione degli interventi previsti e ad assicurare “una ricostruzione unitaria e omogenea del territori”. Lo assisteranno 4 vicecommissari che sono i presidenti delle Regioni colpite: Marche, Lazio, Umbria e Abruzzo. Il Commissario provvederà anche alla determinazione dei contributi che spettano a chi ha subito danni.
Il decreto istituisce un Fondo per la ricostruzione con una dotazione iniziale di 200 milioni di euro nel 2016 per l’attuazione degli interventi di immediata necessità previsti.
Con le risorse stanziate si punta a dare contributi fino al 100% delle spese sostenute da chi ha avuto l’abitazione e l’attività produttiva danneggiata. Saranno anche coperti i costi per la riparazione e la ricostruzione degli edifici pubblici e dei luoghi di culto. Previste inoltre misure di sostegno per tutte le attività economiche delle aree colpite, per chi ha perso momentaneamente il lavoro a causa del sisma ed il differimento e la rateizzazione degli adempimenti fiscali.
Infine, sono stanziati 2,6 milioni di euro per l’assunzione di 400 vigili del fuoco e 50 milioni per il biennio 2016-2017 per ripristinare il parco mezzi del Corpo nazionale dei vigili del fuoco e per garantire il trasporto delle macerie del terremoto.