Il Consiglio dei ministri ha approvato la proposta del premier Matteo Renzi di nominareVasco Errani commissario straordinario del Governo per la ricostruzione nei territori colpiti dal terremoto del 24 agosto scorso. “Il primo impegno sarà trasparenza, regole e controlli, costruendo un sistema chiaro, leggibile e meno burocratico possibile – ha dichiarato Errani durante la conferenza stampa a Palazzo Chigi – Farò un lavoro di squadra, non prenderò mai una decisione da solo – ha sottolineato spiegando che lavorerà “sul territorio, il commissario sarà lì. Se fossi stato nominato commissario alla ricostruzione per ripianare i malumori interni al Pd, non avrei mai accettato. “So cos’è un terremoto – ha rimarcato – e chi conosce questi eventi sa che viene prima la credibilità di chi vive quel problema e quelli delle persone che hanno vissuto un sisma. Non assumerò posizioni politiche – ha chiosato – finché rivestirò il ruolo da commissario, starò lontanissimo dalle polemiche, non mi farò coinvolgere: pagherò un prezzo, pazienza. Quel che mi preme è rispondere alle istituzioni. Chi mi conosce sa che questa è la pura verità. Non ho la bacchetta magica – ha evidenziato poi il neo commissario – qui non si fanno miracoli. Il Governo ha già dato le linee guida: preservare l’identità di quei territori e ridare qualità a quel sistema. Questa è la mia missione, l’unica ed esclusiva mia missione è tenere presente che tutte le decisioni che prenderemo dovranno essere prese in piena sintonia col sistema istituzionale. Sono pronto a ragionare e lavorare con tutte le componenti politiche – ha chiarito l’ex governatore – mi va bene che si faccia polemica su di me, ma in Emilia Romagna il terremoto è stato gestito e i primi protagonisti sono stati i cittadini. È giusto avere rispetto per loro. Se ci sono state infiltrazioni nella ricostruzione, è bene che si denuncino. Il primo atto che farò nei prossimi giorni, dopo aver preso contatto con i Sindaci dei paesi coinvolti – ha spiegato Errani – è costituire un luogo istituzionale dove discutere le scelte per la ricostruzione, una struttura “leggera che definiremo con le Regioni e i territori coinvolti”, con grande “accuratezza nella spesa e trasparenza nelle decisioni”. Il neo commissario ha poi detto che partirà subito “dai Comuni del Lazio e le Marche, poi domani l’Umbria e l’Abruzzo”.