Il Comune di Castelvetrano, nel trapanese, è oggetto di una verifica per controllare l’eventuale esistenza di collegamenti diretti o indiretti con la criminalità organizzata di tipo mafioso. L’ispezione, disposta dal prefetto di Trapani, Giuseppe Priolo, è volta ad accertare anche forme di eventuale condizionamento tali da determinare un’alterazione del procedimento di formazione della volontà degli organi elettivi e amministrativi e da compromettere il buon andamento o l’imparzialità dell’amministrazione municipale, il regolare funzionamento dei servizi che risultino tali da arrecare grave pregiudizio per lo stato della sicurezza pubblica.
La Commissione d’indagine, insediatasi il 20 marzo, è costituita da tre dirigenti della Pubblica amministrazione, affiancati da ufficiali e funzionari delle Forze di Polizia e della Direzione investigativa antimafia. In Sicilia, inoltre, è stato firmato un protocollo di legalità da parte di tutti i prefetti della regione, che segna l’avvio di nuove azioni e collaborazioni tese a rafforzare il sistema delle cautele antimafia, rilasciando le informazioni per tutti gli appaltatori che si aggiudicheranno lavori di importo superiore ai 250.000 euro e nei confronti di tutte le imprese subcontraenti di filiera, indipendentemente dal valore dell’importo dei lavori.