Il Contratto Istituzionale di Sviluppo riservato ai territori colpiti dallo sciame sismico del 2016-2017 è operativo. Il Ministro Mara Carfagna ha presieduto ad Accumoli il Tavolo istituzionale che ha dato ufficialmente il via libera al CIS ‘Sisma’, rispettando così l’impegno assunto il 28 aprile scorso, quando si tenne il primo incontro con i rappresentanti istituzionali locali. “Sono orgogliosa per la velocità con cui è stato affrontato e portato a termine l’impegno – ha dichiarato Carfagna nel corso del suo intervento – e sono orgogliosa per l’ottima collaborazione di tutti: il commissario Legnini, i presidenti di Regione, i sindaci e ogni ente coinvolto nell’elaborazione delle proposte”.
Il Contratto comprende un primo elenco di 49 progetti, la cui realizzazione potrà partire immediatamente grazie al finanziamento di 160 milioni di euro previsto dalla legge di Bilancio 2021. Di questi, 100 milioni provengono dal Fondo per lo Sviluppo e la Coesione e gli ulteriori 60 milioni dalle risorse a disposizione del Commissario straordinario per la ricostruzione. In coerenza con l’obiettivo di accompagnare la ricostruzione delle aree del Cratere sismico con progetti di sviluppo, sono state individuate cinque aree di intervento, di seguito elencate insieme ad alcuni esempi di opere selezionate.
Ambiente e risorse naturali: digitalizzazione della rete idrica in provincia di Ascoli Piceno.
Cultura e turismo: valorizzazione dell’area archeologica di Teramo, Sistema integrato per lo sviluppo dell’entroterra maceratese, “Marche outdoor”, progetto “Terre Mutate”, Campus Borgo Lanciano, molteplici percorsi ciclabili e pedonabili, ecc.
Trasporti e mobilità: piano d’azione e mobilità sostenibile per Castelluccio di Norcia, ricostruzione del collegamento funiviario nel comprensorio dei Monti Gemelli, svincolo A24 di Montorio al Vomano, ecc.
Riqualificazione urbana: infrastrutture per il Piano per gli Insediamenti Produttivi ad Accumoli, interventi per la valorizzazione di diversi centri storici, ecc.
Infrastrutture sociali: Biodistretto di Terra Viva ad Amatrice, nuovo polo agroalimentare per le eccellenze della Valle dell’Aso, case di riposo, centri termali, impianti sportivi, ecc.
Si tratta solo di un inizio. Tra le proposte presentate dalle Regioni interessate (Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria) ne sono state infatti individuate dagli enti che partecipano al CIS, sotto il coordinamento dell’Agenzia per la Coesione territoriale e di Invitalia (in quanto soggetto attuatore), altre 84 che meritano attenzione. Il governo è ora al lavoro per individuare i fondi necessari a realizzare anche questi progetti, che sono già stati inseriti nel Contratto. Dopo la sottoscrizione, si passa ora alla fase operativa, che – grazie alle norme contenute nel decreto-legge “Governance e Semplificazioni” e valide per tutti i CIS – potrà contare sulle stesse procedure spedite già previste per le opere inserite nel PNRR.
“Sono fiduciosa che questi interventi verranno realizzati nel più breve tempo possibile – ha proseguito Carfagna – così che i cittadini possano finalmente trovare un po’ di fiducia e di ottimismo. Adesso la priorità è procedere spediti con la ricostruzione e affiancare a questa il rilancio economico e il recupero sociale di questi territori martoriati. Lo Stato c’è e scommette sulla voglia di restare, di ritornare e di ricostruire questi luoghi”.
Fonte: Ministero per il Sud e la Coesione territoriale