In attesa dell’ormai prossima conclusione dell’iter di emanazione dei decreti di riparto del saldo dei c.d. “ristori minori” (Imposta di Soggiorno, Tosap-Cosap, IMU per il settore turistico), riteniamo opportuno ripubblicare l’informativa diramata in occasione dell’approvazione presso la Conferenza Stato-città ed autonomie locali del 12 novembre scorso, allegando ogni singolo provvedimento contenente l’importo del saldo per ciascun ente locale, nonché uno schema riepilogativo delle risorse complessivamente assegnate (in acconto e a saldo), sempre per ciascun ente locale. Il Ministero dell’interno e gli altri uffici governativi coinvolti si sono comunque impegnati ad accelerare l’erogazione dei fondi.
Nella Conferenza Stato Città del 12 novembre scorso sono stati approvati gli schemi di decreto riguardanti il ristoro delle minori entrate derivanti dalle disposizioni recate dal dl n.104/2020, che integrano quanto già disposto da DL n.34/2020 (artt. 177, 180, 181) e completano i seguenti ristori inizialmente stabiliti con il dl 34:
- Art. 177 – esenzione “IMU-Alberghi” per le strutture ricettive e turistiche, poi estesa agli immobili fieristici e, con riferimento alla sola seconda rata, alle discoteche, ai cinema e ai teatri;
- Art. 180 – Soggiorno. Ristoro del mancato gettito dell’imposta di soggiorno e degli altri prelievi sulle presenze turistiche;
- Art. 181 – Cosap/Tosap. Esonero dal pagamento di quota parte dei prelievi sull’occupazione di spazi pubblici con riferimento ai pubblici esercizi, poi esteso anche agli operatori del commercio ambulante.
L’importo complessivo dei ristori assegnati (compresa la prima assegnazione decisa dalla CSC del 23 giugno scorso) ammonta a 779,4 milioni di euro.
La quota ora approvata dalla CSC del 12 novembre ammonta a 499,7 mln. articolati come di seguito indicato:
- 87,6 milioni di euro a compensazione delle minori entrate derivanti dalle esenzioni dal pagamento dell’IMU disposte per gli immobili posseduti e condotti dagli esercenti delle attività degli alberghi e immobili turistici, fiere, discoteche, cinema e teatri. Nello specifico, il riparto è avvenuto in due quote: la prima, pari a 1,65 milioni di euro, relativa alla prima rata IMU degli immobili D, integrata successivamente al DM del Ministero dell’Interno del 22 luglio 2020, con cui si procedeva al ristoro già disposto dall’art.177 del DL n.34/2020; la seconda, di 85,95 milioni, volta a ristorare i comuni dalle esenzioni previste per il pagamento della seconda rata per le medesime categorie e per le discoteche, i cinema ei teatri, come disposto dall’art.78 del DL n.104 del 2020.
Tale riparto si aggiunge ai 74,9 milioni di euro già riconosciuti dal dl 34/2020 (art.177); - 310 milioni di euro a saldo del contributo a ristoro delle minori entrate derivanti dalla mancata riscossione dell’imposta di soggiorno, del contributo di sbarco e del contributo di soggiorno applicato dal Comune di Roma. Il riparto distribuisce il residuo del 10% del fondo di cui all’art.180 del DL n.34/2020 per un importo pari a 10 milioni di euro, in precedenza accantonato per poter procedere ad eventuali rettifiche dei dati considerati, oltre alla quota pari a 300 milioni di euro distribuita in proporzione alla perdita di gettito registrata tra gennaio-ottobre 2020 rispetto all’anno 2019.
Tale riparto si aggiunge ai 90 mln. già riconosciuti dal n.34/2020 (art.180); - 55,25 milioni di euro a compensazione delle minori entrate derivanti dall’esonero dal pagamento della tassa o del canone per l’occupazione di spazi e aree pubbliche (TOSAP/COSAP) a favore delle imprese di pubblico esercizio. Il contributo ristora la quota residua del fondo pari a 12,75 milioni di euro di cui all’art.181 del dl n.34/2020, in precedenza accantonato per poter procedere ad eventuali rettifiche dei dati considerati, e quella disposta ad incremento del medesimo fondo, pari a 42,5 milioni di euro, a compensazione della proroga delle esenzioni per il periodo dal novembre-dicembre 2020.
Tale riparto si aggiunge ai 114,75 mln. già riconosciuti dal dl 34 (art.181); - 46,88 milioni di euro a compensazione delle minori entrate derivanti dall’esonero dal pagamento della tassa o del canone per l’occupazione temporanea di spazi ed aree pubbliche, riconosciuto ai titolari di concessioni o di autorizzazioni concernenti l’utilizzazione del suolo pubblico per l’esercizio del commercio su aree pubbliche, per il periodo dal 1° marzo 2020 al 15 ottobre 2020.