Parte “Ztl network”, un’iniziativa volta ad agevolare l’ingresso alle persone con ridotta mobilità nelle aree a traffico limitato dei centri storici. Un servizio digitale che consentirà ai cittadini diversamente abili in possesso del pass blu, di muoversi in tutte le zone a traffico limitato dei Comuni del Veneto, senza il rischio di essere multati. Con il nuovo data base regionale condiviso, infatti, i 115.000 cittadini residenti in Veneto possessori di pass per disabili, potranno accedere alle zone a traffico limitato presenti nelle città della regione, senza sanzioni. Le persone con disabilità hanno già diritto di accesso alle Ztl cittadine, ma spesso rischiano di essere multate perché le liste dei permessi vengono gestite a livello comunale o provinciale. Questo dà luogo al fatto che il software di gestione della Zone a traffico limitato non possa individuare i mezzi come autorizzati ad accedere e la sanzione per i proprietari è conseguente. Tutto ciò porta ad inevitabili ricorsi: 6.000 complessivi, vinti dai cittadini interessati nel 75% dei casi, con una spesa per le Amministrazioni municipali pari a 500.000 euro.
Il presidente dell’Anci Veneto, Maria Rosa Pavanello, ha detto di ritenere questa piattaforma un grande esempio di collaborazione e di condivisione, replicabile da altre realtà, andando così incontro al mondo della disabilità che trova già molte barriere. Il progetto “Ztl network” vede il coinvolgimento attivo delle Amministrazioni comunali e delle associazioni dei disabili.
“Siamo orgogliosi – ha sottolineato il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia – di essere la prima Regione che attiva un circuito di questo tipo che ha visto lavorare in modo sinergico e fortemente collaborativo tre assessorati e diverse direzioni regionali. Oltre che ridare serenità ai nostri cittadini con disabilità, ci darà anche maggiori possibilità di agire con determinazione contro i furbetti”.
“Ci proponiamo come capofila – ha detto il vicepresidente Forcolin – per esportare il nostro progetto in altre regioni. E’ comunque il punto di partenza di un progetto più ampio, che andrà sotto il nome di ViviVeneto, che si concretizzerà in una nuova applicazione per la fruizione da smartphone di servizi pubblici digitali e per snellire la burocrazia. Oggi stiamo dando un segnale importante”.