Brutta bestia il terremoto che distrugge e dilania. Chi lo ha vissuto non può dimenticare. E proprio facendo memoria di quello che è stato, il racconto del sisma che ha colpito le Marche arriva al Festival di Cannes con il cortometraggio “Così in terra”, regia di Pier Lorenzo Pisano.
Il film sarà proiettato nella sezione “Cinefondation”, dedicata ai lavori realizzati dagli studenti di cinema di tutti i Paesi del mondo.
Protagonista della pellicola è la gente comune, una quarantina le persone impegnate nel cast, tra cui la protagonista femminile Angelarosa Orsini, per la prima volta sul grande schermo.
Frutto della collaborazione tra Regione Marche e Film Commission – Fondazione Marche Cultura, il corto è stato realizzato nell’ambito del progetto Landscape Cinefund per promuovere la fisionomia, l’espressione reale, le tipicità, i colori, la gioia e i drammi dei piccoli comuni attraverso progetti cine audiovisivi che mettano al centro il territorio e i luoghi di vita quotidiana.
“Sostenere film in cui il paesaggio gioca un ruolo importante ispirando storie piene di significati condivisi ci è sembrato un modo interessante e innovativo di lavorare nelle Marche, sui temi della Convenzione europea per il paesaggio – ha dichiarato la vicepresidente della Regione, Anna Casini -. La realizzazione di ‘Così in terra’ è stata l’occasione per occuparsi dei paesaggi colpiti dal sisma, creando un’opportunità unica in cui, le comunità locali, hanno potuto mostrare la loro resilienza e vitalità e, il paesaggio delle Marche, la sua capacità di creare senso di identificazione, indicando prospettive per il futuro”.
Nell’intento di produrre un film che abbia valore di preziosa memoria storica, ha sottolineato la preside della Scuola nazionale di cinema Caterina d’Amico “si è voluto raccontare la ferita più recente subita dal territorio e, per distanziarsi dal linguaggio della cronaca televisiva, si è ispirato al magnifico racconto ‘Casa d’altri’ di Silvio D’Arzo, scrivendone un libero adattamento”.
Protagonista maschile del cortometraggio è Roberto Citran che ha parlato di un’esperienza unica e toccante, dove la finzione si sovrappone e si mescola alla realtà drammatica: “Mi sono sentito spiazzato, disarmato e commosso come il prete che interpreto. Bisogna andare nei luoghi colpiti dal sisma per ricevere la grande forza delle persone”.
Questa pellicola arriva al pubblico internazionale offrendo una toccante testimonianza di quanto accaduto nei territori marchigiani. Il paesaggio naturale e antropico, alterato dal sisma che ha scompaginato la composizione civile e sociale degli abitanti diviene, malgrado tutto, elemento di resistenza e risorsa per il futuro.
Il film è stato realizzato con la collaborazione e il supporto logistico di Marche Film Commission – Fondazione Marche Cultura e del Comune di Acquasanta Terme, dei Vigili del Fuoco del Comando provinciale di Ascoli Piceno, della Croce Verde di Acquasanta Terme, che hanno lavorato per fornire la massima collaborazione, disponibilità e assistenza, rendendo scorrevoli e sicure le operazioni di ripresa nei diversi territori rappresentati.