Pubblicato dalla Gazzetta ufficiale il decreto che assegna le risorse, provenienti dalla Legge per l’edilizia residenziale, rimodulate poi dal Cipe, tra Regioni e Provincie autonome per il finanziamento di programmi di edilizia residenziale sociale. Alla Lombardia va la dotazione più alta con quasi 48 milioni di euro, al Piemonte vanno 21 milioni, al Veneto quasi 17 milioni di euro, all’Emilia Romagna 20,8 milioni, alla Toscana circa 17 milioni, al Lazio 21,8 milioni, alla Campania 21,4 milioni, alla la Sicilia 22 milioni (l’elenco completo è consultabile sul sito del Mit).
Oltre alla rigenerazione e alla riorganizzazione urbana, gli interventi dovranno prevedere la messa in sicurezza degli edifici attraverso azioni di adeguamento o miglioramento sismico, nonchè il restyling degli impianti esistenti. In base alle risorse assegnate, le Regioni dovranno individuare i Comuni che potranno presentare le proposte di intervento, in relazione agli indicatori in linea con la programmazione regionale dell’edilizia residenziale sociale rappresentativi del disagio abitativo.
Successivamente con un decreto del Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, di concerto con il Ministro dell’Economia e delle finanze, verrà approvato l’elenco dei Comuni ammessi al finanziamento e i termini per il completamento del programma. L’impronta sperimentale del piano è qualificata dal perseguimento di un “consumo di suolo zero” con l’obiettivo di innescare processi rigenerativi, che prevedano soltanto marginalmente nuove costruzioni, rivolti a una alta sostenibilità edilizia, con un efficientamento energetico da perseguire secondo i requisiti per edifici a energia “quasi zero”,come previsto dalla normativa europea.