Dal rapporto GreenItaly 2018 emerge che un quarto delle imprese italiane, negli ultimi cinque anni, ha fatto investimenti green. Il nono rapporto di Fondazione Symbola e Unioncamere, promosso in collaborazione con il Conai e Novamont, con il patrocinio del ministero dell’Ambiente, che misura e pesa la forza della green economy nazionale, ha raccolto i dati di oltre 345.000 le imprese italiane dell’industria e dei servizi con dipendenti che hanno investito nel periodo 2014-2017, o prevedono di farlo entro la fine del 2018 in prodotti e tecnologie green per ridurre l’impatto ambientale, risparmiare energia e contenere le emissioni di CO2. Dai dati raccolti si evince che un’azienda italiana su quattro si sta impegnando in tal senso e, nel manifatturiero, sono quasi una su tre (30,7%).
L’Emilia Romagna è la seconda regione italiana con 45.562 nuovi contratti stipulati a Green Jobs per il 2018, il 9,6% del totale nazionale e Bologna con le sue 7.255 imprese è la provincia più virtuosa dell’Emilia Romagna per eco-investimenti.
Le aziende di questa GreenItaly hanno un dinamismo sui mercati esteri superiore al resto del sistema produttivo italiano: con specifico riferimento alle imprese manifatturiere (tra 5 e 499 addetti), quelle che hanno visto un aumento dell’export nel 2017 sono il 34% fra chi ha investito nel green contro il 27% tra chi non ha investito. Queste imprese rinnovano più delle altre, quasi il doppio: il 79% ha sviluppato attività di innovazione, contro il 43% delle non investitrici.
Innovazione che guarda anche a Impresa 4.0: mentre tra le imprese investitrici nel green il 26% adotta tecnologie 4.0, tra quelle non investitrici tale quota si ferma all’11%.
Sospinto da export e innovazione, anche il fatturato cresce: basti pensare che un aumento del fatturato nel 2017 ha coinvolto il 32% delle imprese che investono green (sempre con riferimento al manifatturiero tra 5 e 499 addetti) contro il 24% nel caso di quelle non investitrici.