Se incolonnate le auto che ogni giorno affollano i centri urbani italiani potrebbero colmare una distanza oltre 10mila km. In totale le vetture che quotidianamente coprono il tragitto casa-lavoro o casa-scuola sono 1.875.560, con quasi 2.500.000 persone al loro interno. La palma di più trafficata spetta alla Capitale, con quasi 573mila mezzi circolanti e una media, allineata a quella globale, pari a 1,34 occupanti per auto. Milano è seconda, a poco più di 268mila veicoli e con una media di 1,26 passeggeri, la stessa di Torino, che è terza con circa 200mila vetture.
I “city user”, cioè coloro che, provenendo da fuori, entrano sul territorio urbano per motivi legati principalmente al lavoro e allo studio sono quasi 1,8 milioni, circa un quinto dei residenti totali nelle nostre città. In testa alla classifica figura Milano, con i suoi 474.680 utenti esterni giornalieri, seguita da Roma (292.550) e Napoli (196.320).
L’automobile rimane il mezzo preferito (65,9%), ma, come visto, 2/3 dei mezzi (parliamo di più di 1,2 milioni) viaggia con il solo driver a bordo, comportando costi ingenti a livello di carburante e ripercussioni pesanti sul fronte dell’inquinamento atmosferico. Anci ha infatti stimato che se gli occupanti del veicolo fossero almeno due, il risparmio annuo sarebbe da un lato di 360 milioni di euro, mentre sull’altro versante si parlerebbe di 660mila ton di CO2 in meno.
I dati sono stati suddivisi tra quanto emerso dalla ricerca quantitativa, basata su 1500 interviste telefoniche agli abitanti maggiorenni delle principali e più grandi città metropolitane del nostro Paese e le risposte fornite nel corso dell’approfondimento qualitativo che ha coinvolto i principali player impegnati nella c.d. “green mobility”, Opinion Leader e Influencer, tra cui referenti del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.
A fronte di un aumento pari a cinque punti percentuali, rispetto al 2015, di coloro che non dichiarano alcuna auto di proprietà (dal 15% al 20%), e considerando che la maggioranza degli intervistati (78%) ritiene la formula del car pooling un valido strumento per ridurre traffico e presenza di sostanze dannose nell’aria, il 9% in più del campione ha dichiarato che “mai e poi mai” darebbe un passaggio a qualcuno (41% del totale), mentre il 23% del campione lo offrirebbe solo a patto di conoscere la persona che dovrà salire a bordo.
Sempre in tema di sostegno alla “green mobility”, fronte sul quale sono aperti numerosi tavoli di lavoro, Anci ha messo sotto i riflettori la questione dell’auto elettrica. Le vettura zero emissioni immatricolate nel 2015, si legge nella ricerca, sono state 4.584, 1.359 solo nelle città metropolitane. In evidenza la “capitale del Nord”, Milano, con 612 veicoli, e quella nazionale, Roma (316), affiancate sul podio da Torino (800 EV).
L’indagine ha però evidenziato che solo il 17% degli intervistati possiede un’auto cosiddetta “verde” (elettrica, ibrida o a gas) e che addirittura il 65% non ritiene interessante “passare a modalità di alimentazione più ecosostenibili”, anche se poi il 91% si è dichiarato “molto” o “abbastanza” preoccupato dai fenomeni di inquinamento atmosferico e acustico che abbassano il dato sulla qualità della vita nei centri urbani.