E’ stato sottoscritto tra il Comune di Venezia e la Prefettura della città lagunare, gli enti gestori dell’accoglienza per migranti del territorio veneziano e la Fondazione La Biennale, un protocollo d’intesa per l’attuazione del progetto “Green light”, nell’ambito della 57esima Esposizione internazionale d’arte. L’iniziativa, promossa dall’artista danese Olafur Eliasson in collaborazione con la Fondazione Thyssen-Bornemisza, guarda all’integrazione sociale attraverso esperienze artistiche, trovando la piena collaborazione con le strutture di accoglienza del territorio.
Il progetto, che verrà portato avanti da su base volontaria e senza alcuna retribuzione da 80 giovani rifugiati, vedrà la realizzazione di uno spazio dinamico per stimolare forme di partecipazione e impegno attraverso un programma creativo che prevede attività di apprendimento condiviso, secondo un criterio proporzionale al numero delle persone presenti nei Centri di accoglienza del territorio veneziano. Le attività artistiche e i laboratori si svolgeranno presso il Padiglione centrale ai Giardini, sotto la supervisione di Olafur Eliasson. Al termine dei moduli formativi ogni persona che avrà partecipato all’iniziativa riceverà un attestato che ne certifichi la frequenza, insieme al completamento di corsi di lingua e di formazione. La Biennale di Venezia si farà carico di ogni spesa assicurativo e sosterrà i costi previsti per gli spostamenti e per i pasti durante il ciclo di formazione e di apprendimento