Numerose città si sono date convegno a Milano per partecipare alla 2^ Conferenza Nazionale delle Green City. Ne è scaturita una dichiarazione in 10 punti per l’adattamento ai cambiamenti climatici. Ventisei città l’hanno già sottoscritta: Assisi, Belluno, Bergamo, Casalecchio di Reno, Chieti, Cisterna di Latina, Cosenza, Firenze, Genova, Imola, Livorno, Mantova, Milano, Monterotondo, Napoli, Padova, Palermo, Parma, Pordenone, Roma, Siracusa, Sorradile, Tivoli, Torino, Venezia.
Obiettivo dell’evento, arricchire la conoscenza delle politiche e delle misure di adattamento ai cambiamenti climatici, sollecitando una maggiore attenzione su un tema così cruciale per il benessere e la qualità della vita dei cittadini. Organizzazione e regia della manifestazione sono state affidate alla Green City Network, rete promossa dalla Fondazione per lo sviluppo sostenibile in collaborazione con il Comune e il Politecnico di Milano, con il Patrocinio dell’Ordine degli Architetti della Provincia di Milano e dell’Ordine dei Dottori Agronomi e dei Dottori Forestali sempre di Milano e con il supporto di Amundi, Montello SpA, Utilitalia, ING, FaterSMART e Key Energy – Ecomondo.
Un’iniziativa particolarmente positiva quella milanese, poiché l’Italia è più esposta di altri Paesi agli impatti del cambiamento climatico e si colloca al 2° posto in Europa per le perdite economiche causate da questi mutamenti, che ammontano a oltre 63 miliardi di euro (Commissione UE, 2018). Complessivamente – è doveroso ricordarlo – le perdite economiche registrate in Europa nel periodo 1980-2016 provocate da fenomeni meteorologici e da altri eventi estremi legati al clima hanno superato i 436 miliardi di euro. A fronte di tali guasti, a livello europeo, solo il 26% delle città ha realizzato un piano di adattamento climatico, il 17% un piano congiunto per mitigazione e l’adattamento, mentre il 33% non ha nessun piano locale per il clima.
“L’iniziativa del Green City Network punta a promuovere un maggiore e più qualificato impegno delle città italiane per l’adattamento climatico –spiega Edo Ronchi, Presidente della Fondazione per lo sviluppo sostenibile e aggiunge – Le 10 proposte della Dichiarazione forniscono indirizzi aggiornati per città più resilienti e meno vulnerabili, più capaci di affrontare i cambiamenti climatici con gli interventi, necessari e possibili, per prevenire e limitare rischi e danni.
“Milano –replica Marco Granelli, Assessore all’Ambiente e Mobilità del Comune – sta mettendo in pratica misure per il contenimento dell’inquinamento e degli effetti negativi del cambiamento climatico come Area B per il contingentamento della circolazione dei veicoli diesel in ambito urbano. Green City e l’adesione al decalogo della Dichiarazione sono iniziative importanti perché aumentano la sensibilità dei cittadini e aiutano le amministrazioni ad adottare provvedimenti che inevitabilmente impongono sacrifici, almeno iniziali, a tutti”.