Questa nuova ondata di progetti architettonici a emissioni zero, e anzi in grado di trattenere i gas serra imprigionati in pareti, pavimenti, colonne e travi, sta raccogliendo sempre più attenzione in Europa e Nordamerica ed è in realtà il recupero di una tradizione antica. Ma con ambizioni di eternità: in Giappone, ambiente piovoso e sismico, sono rimasti in piedi edifici in legno costruiti 1400 anni fa, come la pagoda a 5 piani di Horyu-Ji (607 d.c.).
Il materiale di cui gli edifici del futuro saranno fatti sarà, dunque, il legno. Che è l’anima e il corpo di grattacieli di 19 piani come la Kulturhus che si sta per costruire a Stoccolma, o di colossi di 35 piani come il centro Baobab, sorta di bamboo aerospaziale pensato per abbellire la Parigi del futuro.
L’ultima frontiera nel campo dell’architettura e dell’edilizia è il materiale da costruzione più vecchio della storia: il legno che, grazie alle sue proprietà fisiche unite alle moderne tecnologie, sta diventando una valida alternativa all’utilizzo di mattoni e cemento. A dimostrarlo ci pensano architetti e ingegneri provenienti da ogni angolo del mondo con i loro progetti innovativi che rispettano sempre più la natura e l’ambiente.
Quando lo studio Anders Berensson Architects è stato scelto dal Stockholm Center Party per progettare un nuovo quartiere di Stoccolma con l’obiettivo di farne il distretto più ecologico e densamente popolato, sfruttando la verticalità, la risposta è stata Masthamnen, una città di grattacieli in legno
La proposta ad uso misto comprende una combinazione di spazi residenziali, uffici e negozi in un ambiente pedonale integrato con un parco pubblico che collega il nuovo quartiere con il paesaggio collinare circostante e il tessuto urbano.
Situato in una valle tra tre colline, Masthamnen è organizzato in tre parti principali: un primo blocco di costruzioni che si sviluppano allo stesso livello attuale, un secondo blocco sopraelevato costituito da grattacieli in legno e una serie di tetti e ponti paesaggistici che collegano lo sviluppo al terreno collinare.
Il tessuto urbano inferiore dovrebbe comprendere 19 edifici che vanno dai 6 a 10 piani e che dovrebbero ospitare complessivamente 2.500 appartamenti, 60.000 mq di uffici e quasi 100 negozi e ristoranti.
La città di grattacieli in legno sopraelevata in cima a questi blocchi consisterebbe in 31 nuovi grattacieli di legno a strati incrociati che vanno dai 25 ai 35 piani per un totale di 3mila appartamenti e 30 fra negozi e ristoranti.
“Quando si entra nella nuova area della città ci si troverà nella maggior parte dei casi alla stessa altezza dei tetti del nuovo quartiere”, ha aggiunto Anders Berensson Architects. “Pertanto abbiamo scelto di proporre un parco pubblico su tutti i tetti della città bassa che saranno collegati con i ponti. I tetti e i ponti formano un grande paesaggio pubblico che unisce tutti i bei sentieri situati lungo la parte orientale della Södermalm. In questo modo, anche la Södermalm orientale sarà facilmente accessibile e vivibile”.