L’ufficio stampa di Palazzo Chigi smentisce la ricostruzione fatta da un quotidiano riguardo ai fondi destinati all’emergenza terremoto. “Non è affatto vero – esprime una nota – che gli stanziamenti siano ridotti, ma assolutamente in linea con gli impegni presi pubblicamente in più riprese dal Governo”. Nell’ultimo decreto terremoto, ad esempio, vi sono ulteriori misure pari a circa 165 milioni di euro, tra quelle a sostegno del reddito e quelle per le imprese zootecniche. Alle risorse mobilitate dal decreto (con vecchi e nuovi capitoli di spesa pari a centinaia di milioni di euro) se ne aggiungono, come noto, altre: sia quelle stanziate in legge di bilancio per investimenti e agevolazioni fiscali, sia quelle dichiarate dal ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan nella lettera ai commissari europei Moscovici e Dombrovskis “ben oltre un miliardo di euro” e da decidere entro l’arco temporale dell’approvazione del Def. Quanto alle popolazioni di quelle aree è vero, piuttosto, come è sacrosanto in una situazione che si è determinata in quelle zone, che oggi non siano soggette a tasse e imposizioni fiscali, la stima delle quali ammonta a circa 300 milioni di euro per il lavoro dipendente e almeno altrettanti per il lavoro autonomo o d’impresa.