Al termine della Conferenza Stato-Regioni del 21 luglio il presidente della Conferenza delle Regioni, Stefano Bonaccini, ha annunciato: “Nella Conferenza Stato-Regioni abbiamo appreso dal Governo che sarà presentata una delibera, in attuazione di una disposizione della legge di stabilità 2016, per individuare le procedure per il ristoro del patrimonio abitativo e produttivo privato colpito da calamità naturali”, “E’ una risposta importante che attendevamo e che apprezziamo sia nel merito che per il metodo seguito, e di questo diamo atto al Governo, perché è stato preso in considerazione l’insieme delle dichiarazioni di stato d’emergenza dell’ultimo periodo da maggio 2013 a marzo 2016 e perché – ha proseguito Bonaccini – le intese che seguiranno alla delibera consentiranno il ristoro per i danni subiti dalle imprese, ma anche dalle abitazioni dei privati”.
La delibera “globale” è stata elaborata sulla scorta dalle ricognizioni svolte dalle 17 Regioni interessate (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Emilia Romagna, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Molise, Piemonte, Puglia, Sardegna, Sicilia, Toscana, Umbria, Veneto). Le ricognizioni avviate, corrispondenti ciascuna ad una dichiarazione di stato di emergenza di tipo c) sono state 49, quelle concluse sono 40, “e 5 – ha commentato Bonaccini – interessano la Regione Emilia-Romagna”.
“Come ho accennato – ha aggiunto il presidente della Conferenza delle Regioni – in questa prima fase sono stati individuati criteri e massimali per il ristoro dei danni al patrimonio abitativo privato e alle imprese. Saranno poi – ha concluso Bonaccini – successive Ordinanze del Capo Dipartimento della Protezione civile, adottate di intesa con le singole Regioni, a stabilire le modalità attuative allo scopo di garantire uniformità di trattamento e un efficace monitoraggio”.