Perfezionare la stesura dell’anagrafe delle opere incompiute entro il 30 giugno 2016 è quanto ha scritto il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ai Ministeri (Mit), alle Regioni, all’Associazione dei comuni italiani, all’Upi e ad altri Enti istituzionali nazionali e locali
Il Mit ha chiesto di aggiornare entro il 31 marzo 2016 gli elenchi delle opere incompiute di competenza di ciascun ente, oltre a sensibilizzare le stazioni appaltanti sulle quali svolgono attività di vigilanza per fare in modo che queste inseriscano nel database le infrastrutture non terminate sotto la loro diretta responsabilità.
Sulla base dei dati raccolti saranno quindi pubblicati gli elenchi delle opere di importanza nazionale e regionale ed il Mit deciderà quali di esse completare, cedere o demolire a seconda dell’interesse pubblico.
Le Amministrazioni, infine, oltre a fornire la lista delle opere incompiute dovranno effettuare approfondimenti per valutare se sia più conveniente completarle, riutilizzarle in forma ridimensionata, dare loro una nuova destinazione d’uso, cederle a fronte di un corrispettivo da utilizzare per la realizzazione di altre opere o demolirle qualora fosse evidente la mancanza di un pubblico interesse.