“Il futuro dei musei: rigenerarsi e reinventarsi” è il tema della Giornata Internazionale dei Musei di quest’anno, istituita all’insegna della ricerca di nuove forme di esperienza e diffusione culturale, per contrastare il profondo stallo sociale ed economico derivato dalla crisi pandemica. E dal Ministero della Transizione Ecologica, la risposta alla crisi è in chiave ambientale e arriva con l’invito a partecipare trascorrendo la Giornata in uno dei tanti Parchi Italiani e Aree Marine Protette, visitando i numerosi musei che li arricchiscono.
Un patrimonio ambientale-culturale unico nel suo genere, composto da 24 Parchi Nazionali, 32 Aree Marine Protette, i cui territori ospitano centinaia di musei e centri di cultura. I numeri sono sbalorditivi: 61 musei dedicati all’archeologia e antropologia; 18 alla fauna; 11 alla botanica; 30 naturalistici e mineralogici; 106 dedicati alle arti e mestieri contadini, alle tradizioni locali; 13 al mare; 7 a carattere storico-militare; 104 all’arte, all’arte sacra e alla cultura e tante altre decine di aree culturali e storiche.
Dati che confermano la straordinaria attrattiva di questi territori. All’interno dei Parchi Nazionali e nelle zone immediatamente limitrofe, infatti, in quella che può essere considerata l’area di influenza turistica di ciascun Parco, ai quasi 400 musei si aggiungono altrettante biblioteche, più di 400 beni archeologici, oltre 1250 beni artistico architettonici di interesse storico. Un patrimonio numericamente davvero ragguardevole e stupefacente anche per varietà, un viaggio lungo migliaia di anni tra siti preistorici, aree archeologiche d’epoca greca e romana, eremi, chiese, fortificazioni, palazzi nobiliari, borghi medievali, percorsi storici. Un patrimonio immenso sparso sull’intero territorio nazionale, custodito tra ettari di verde incontaminato.
Un’occasione per riscoprire la consistenza del Capitale Culturale dei Parchi Nazionali, nei cui territori non si conservano solo elementi di straordinaria valenza ecologica, ma anche un ricchissimo patrimonio di emergenze archeologiche, artistiche, storiche e culturali. All’interno di queste aree protette il mosaico tra gli elementi naturali e i segni lasciati dall’uomo, risultato di una millenaria convivenza, caratterizza in profondità il paesaggio e restituisce compiutamente i valori identitari dei luoghi. La conoscenza dei siti archeologici, degli edifici, degli insediamenti presenti nei Parchi Nazionali ci aiuta a comprendere la storia delle loro popolazioni e i cambiamenti avvenuti sul territorio.
Fonte: Ministero della Transizione ecologica