Le strade delle nostre città, soprattutto quelle più grandi, sono spesso costellate di rifiuti, come fiori selvatici sbocciati dall’asfalto. Non a caso, un vecchio noir degli anni ’50 s’intitolava “La giungla d’asfalto”. Ovviamente, un’allusione di tutt’altra suggestione rispetto alla prosaica realtà delle nostre aree urbane ricolme di spazzatura. C’è da chiedersi: a cosa si deve questo fenomeno riprovevole? Alcuni puntano il dito sulle lacune e sulle inefficienze dei servizi comunali di rimozione dei rifiuti che non riescono a ripulire accuratamente e in maniera duratura il territorio. Forse, c’è un qualche fondamento in questa posizione. E, tuttavia, bisogna dirlo, gran parte della responsabilità ricade sui cattivi comportamenti degli automobilisti e dei pedoni che, incuranti di ogni elementare principio di civiltà e di correttezza, gettano cartacce e ogni altro articolo in strada, soprattutto quando sono alla guida della propria autovettura. Magari si credono non visti, e così tirano fuori il peggio di sé. Non si tratta di mere supposizioni alimentate da un logoro luogo comune, come qualcuno potrebbe voler credere. Ci sono dati che parlano chiaro. Infatti, secondo un’indagine dell’assicurazione online Direct Line, maleducazione e pessimi comportamenti accomunano un italiano su tre che non si fa scrupoli a gettare dall’auto mozziconi di sigarette, fazzoletti usati, cartacce, avanzi di cibo, bottiglie e lattine. Devono stare attenti, però, gli automobilisti villani. La pacchia è finita! La multa è sempre dietro l’angolo, e potrebbe arrivare sino a 400 euro, come previsto dal Codice della Strada e dal Collegato ambientale che contemplano severe sanzioni amministrative. Ed è proprio l’art. 15 del Codice della Strada a inserire tra gli atti vietati, il “depositare rifiuti o materie di qualsiasi specie, insudiciare e imbrattare comunque la strada e le sue pertinenze, nonché insozzare la strada o le sue pertinenze gettando rifiuti o oggetti dai veicoli in sosta o in movimento”. Chiunque violi uno di questi divieti è soggetto, rispettivamente, alla sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro 25 a euro 99 oppure a quella da euro 105 a euro 422 per il getto di rifiuti dal veicolo. La posizione – spiega lo studio Cataldi, che di norme se ne intende – è stata aggravata dall’entrata in vigore della legge n. 221/2015, meglio nota come “collegato ambientale”. La legge prevede che chi verrà beccato ad abbandonare per strada scontrini, fazzoletti di carta e gomme da masticare, sarà passibile di una multa da 30 a 150 euro. Invece, chi trasgredisca il divieto di abbandonare mozziconi di sigaretta sul suolo dovrà rassegnarsi a pagare una sanzione aumentata fino al doppio, e cioè fino a 300 euro. Punizioni sacrosante, verrebbe da dire. L’unico problema è che, salvo qualche rara eccezione, potrebbero rimanere lettera morta, segni scritti sulla carta o peggio sulla sabbia. Essere colti sul fatto mentre si contravviene alla norma, appunto buttando uno scontrino o un mozzicone per terra, sembra in effetti un’eventualità piuttosto remota, a meno che non si abbia il pizzardone dietro la schiena o in prossimità dell’auto mentre transita a velocità.