Il Progetto Geoportale in Comune è iniziato nel 2016 sull’Area Metropolitana di Roma Capitale ed è proseguito nel 2017 sulla Città Metropolitana di Venezia. Il Progetto ha permesso di avviare un processo d’interscambio dati tra le Amministrazioni Locali e il punto di accesso nazionale all’informazione ambientale e territoriale Geoportale Nazionale www.pcn.minambiente.it del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, che rappresenta il punto nazionale di accesso ai dati ambientali e territoriali da parte di enti pubblici e privati.
La realizzazione di un’infrastruttura comunitaria di dati territoriali, a supporto di politiche europee aventi un impatto diretto o indiretto sulle tematiche ambientali degli Stati, ha come fondamento legislativo comunitario la Direttiva INSPIRE (2007/2/EC del 14 marzo 2007), recepita in Italia dal D. Lgs. 32/2010, che ha normato l’individuazione del GN come focal point dell’informazione territoriale italiana.
Le attività del 2017 hanno messo in evidenza che solo il 10% dei Comuni ha inserito dati digitali standardizzati secondo quanto previsto dalla normativa. Proprio per questo il Progetto prevede quest’anno, tra l’altro, una serie di sessioni formative che rendano i Comuni autonomi nel reperimento e nell’inserimento dei dati nella rete del Geoportale Nazionale. La mappatura delle reti, nel 2018, riguarda i servizi di sopra e sotto suolo: gasdotti, reti elettriche, reti di telecomunicazioni e cablaggi, rete idrica di approvvigionamento, rete di smaltimento acque, oleodotti, infrastrutture di alloggiamento reti. Dopo la sessione formativa di maggio sono previsti due incontri nel mese di giugno, il 14 ed il 15, dedicati sia a nozioni di base, sia ad approfondimenti sui sistemi GIS. Nello specifico il giorno 14 Giugno saranno garantite informazioni di nozione base, mentre la giornata del 15 consisterà in un corso avanzato sui sistemi GIS.
Il Progetto, quest’anno, oltre ad avviare l’interoperabilità tra le banche dati locali e il Geoportale Nazionale (www.pcn.minambiente.it), ha un obiettivo ancora più ambizioso: le criticità riscontrate dalle amministrazioni locali, in termini di disponibilità dei dati ambientali e territoriali, saranno portate all’attenzione della “Consulta Nazionale per le Informazioni Territoriali e Ambientali” (http://www.pcn.minambiente.it/mattm/inspire-la-consulta-nazionale-per-linformazione-territoriale-ed-ambientale/) per quantificare, in termini economici, lo sforzo necessario al fine di rendere i dati relativi alle reti di sotto-servizio, standardizzati e condivisibili per una corretta gestione e valorizzazione del territorio.