La sempre più ampia possibilità di essere connessi online ovunque porta con sé una serie di innegabili vantaggi. Ma c’è anche il rovescio della medaglia: si è sempre più spesso esposti a potenziali attacchi da parte di pirati informatici, agenzie di intelligence o di organizzazioni criminali. In un panorama di minacce informatiche in continua evoluzione qualcosa si muove anche in Italia.
Genova capitale della sicurezza grazie alla creazione, in una villa alle spalle di Ponte Morandi, di Start 4.0, Centro di Competenza per la Sicurezza e l’Ottimizzazione delle Infrastrutture Strategiche, uno degli 8 centri ad alta specializzazione su tematiche Industria 4.0, istituiti dal Mise.
Il centro, che avrà una dotazione di circa 10 milioni, metà dei quali in arrivò dal Mise, vedrà come temi centrali la Cybersecurity per il sistema industriale, la sicurezza applicata al trasporto merci e alle infrastrutture e la safety, relativa alla movimentazione delle persone. Un centro che, viste le peculiarità della Liguria porrà grande attenzione per quella che si può ben considerare l’infrastruttura più importante, ovvero il sistema portuale.
A illustrare le caratteristiche di questo partenariato pubblico-privato, con capofila il Consiglio Nazionale delle Ricerche, sono stati la presidente Paola Giardinio e il presidente del Cnr Massimo Inguscio. Alla presentazione sono intervenuti anche il sindaco Marco Bucci, il governatore Giovanni Toti e il vice ministro delle infrastrutture Edoardo Rixi.
«Il progetto iniziale sarà proprio quello di creare un “digital twin” del porto – spiega Paola Girdinio, presidente di Start 4.0 – con intelligenza artificiale e realtà aumentata, proprio per gestire le tematiche della sicurezza, a tutto tondo». Per portare avanti la mission saranno utilizzate piattaforme, messe a disposizione dai partner, come il lighthouse plant, di Ansaldo o il simulatore di manovra delle navi di Cetena, che permetteranno alle imprese che stanno attivando processi di digitalizzazione di fare attività di training e di ricerca.
«Decliniamo il concetto di sicurezza su 5 domini operativi – spiega Roberto Marcialis, responsabile esecutivo di Start 4.0 – che sono energia, trasporti, viabilità, porto e sistema produttivo. Faremo anche un monitoraggio sui ponti».
Capofila del progetto, che ha visto riunire in associazione 13 grandi imprese, 20 pmi, soggetti istituzionali, è il Cnr. «Il Cnr riesce a mettere insieme le imprese con istituzioni, come Università Iit e le due Autorità portuali – ha spiegato Massimo Inguscio – grazie alla multidisciplinarietà. Noi abbiamo un istituto di matematica applicata e informatica, che è fortissimo a Genova, assieme ad altri istituti che sviluppano materiali e sensoristica, che sono gli hardware fondamentali per il controllo delle infrastrutture».
«Start 4.0 è un grande traguardo per la nostra regione. – ha detto il governatore ligure Giovanni Toti – È un segno di grande attenzione da parte del paese il fatto che sono presenti qui oggi a Genova il presidente del consiglio nazionale delle ricerche e il viceministro delle Infrastrutture. È presente anche un importante rappresentanza di imprese locali soprattutto del settore delle tecnologie che è stato moto propositivo». «Stiamo sviluppando tecnologie in questo settore sia a livello pubblico che a livello privato. Ci sono già sinergie tra Liguria digitale e l’Istituto Italiano di tecnologia ad esempio. È un ulteriore passo avanti verso quella parte di sviluppo su cui la amministrazione regionale ha puntato molto per il futuro» ha aggiunto Toti.
E il sindaco di Genova Marco Bucci ha commentato: «Nel decreto Genova è stata prevista l’agenzia per la sicurezza del territorio: la nascita, oggi qui a Genova, del centro di competenza Start 4.0, potrà servire a fare in modo che questa agenzia venga collocata nella nostra città, se non la sede centrale, che sarà a Roma, la succursale più importante». «Vogliamo che il cuore tecnologico sia da noi – ha detto Bucci – Noi puntiamo a essere il centro di competenza nazionale, eccellenza in Italia per tutta la sicurezza territoriale, dalla cybersecurity alla safety delle persone».
Alla presentazione anche il viceministro alle Infrastrutture Edoardo Rixi: «Questo centro competenze sulla cyber sicurezza è molto importante e dimostra che Genova e l’Italia sono in grado di accettare tutte le sfide». «Partire da Genova è una grande soddisfazione – ha aggiunto Rixi- è un grande segnale al mondo. Genova non solo non si è fermata dopo la tragedia di ponte Morandi m anzi rilancia e dice che qui siamo in grado di pensare in grande e di fare sinergie importanti tra aziende».