Uno, due, tre, tanti sono gli incendi che stanno attanagliando la provincia di Palermo, alimentati dal forte vento di scirocco. A Monreale un asilo è stato evacuato ed i bimbi portati all’ospedale locale dove i sanitari hanno rilevato condizioni non gravi. La Prefettura di Palermo ha istituito una unità di crisi. Le situazioni più gravi a Monreale e nei comuni delle Madonie. Cefalù è rimasta isolata ed è stato necessario l’intervento dei canadair. Molti residenti sono stati fatti allontanare dalle loro abitazioni. L’autostrada A20, all’altezza di Buonfornello, è stata chiusa al traffico delle auto su entrambe le carreggiate per tutta la giornata di ieri. Sono entrate in azione dieci squadre dei vigili del fuoco, canadair e mezzi della protezione civile. “Siamo al cospetto di una situazione drammatica”. Lo ha detto il sindaco di Cefalù Rosario Lapunzina, di fronte agli incendi che stanno devastando diversi comuni delle Madonie e che hanno portato alla chiusura dell’autostrada Palermo-Messina, tra gli svincoli di Buonfornello e Castelbuono, lasciando isolata Cefalù. Le fiamme – ha spiegato il primo cittadino – si sono inizialmente sviluppate nella zona di Lascari e da lì, alimentate dal forte vento di scirocco, si sono via via estese fino alle spalle dell’Hotel Costa Verde (che è stato evacuato), a Mazzaforno, Capo Playa e rischiano adesso di raggiungere l’Hotel Santa Lucia, all’ingresso di Cefalù”. Il sindaco, nella qualità di Ufficiale di Governo e Responsabile della Protezione Civile municipale, ha diffuso una nota con la quale informa i cittadini che “a causa del grave incendio che ha colpito la città e la conseguente, urgente e indifferibile necessità di approvvigionamento idrico, registrandosi l’assenza di acqua nei serbatoi comunali, anche per la limitata produzione di risorsa potabilizzata è stato necessario aprire il by pass che immette acqua greggia nelle vasche di accumulo”. Il sindaco ha sottolineato inoltre che “si tratta di un’informazione urgente ai cittadini, cui segue, nei tempi necessari, l’ordinanza che fa divieto della risorsa per fini alimentari”. A Cefalù gli investigatori seguono la pista dell’origine dolosa nelle indagini sulla causa degli incendi divampati tra ieri e due giorni fa. Il commissariato della polizia di Stato, diretto da Manfredi Borsellino, ha chiesto anche l’intervento della scientifica. Una delle ipotesi è che dietro i roghi vi sia un piano criminale poichè i focolai sono scoppiati contemporaneamente in diversi posti anche lontani tra loro. Eventuali piromani avrebbero scelto le condizioni più favorevoli per provocare danni maggiori. Nel frattempo sono state sospese le attività ambulatoriali e i ricoveri programmati al Giglio di Cefalù. Lo ha comunicato la direzione sanitaria. Attualmente vengono garantite le urgenze e la attività di pronto soccorso dove sono state assistite nel corso della giornata di ieri una decina di pazienti per intossicazione da fumo.