L’emergenza Covid-19 sta portando nel bene e nel male molti cambiamenti nel modo di pensare, realizzare e sostenere economicamente i servizi alla cittadinanza. Uno di questi è l’uso significativo da parte di molti enti pubblici di campagne di raccolta fondi. Questa situazione straordinaria sta, tra l’altro, agevolando un clima nuovo in cui superare alcuni ostacoli burocratici che fino ad oggi frenavano la PA centrale e locale nell’utilizzo di strumenti per la raccolta di fondi.
La Scuola di Fundraising di Roma, che da tempo collabora con Anci nel settore culturale verso biblioteche comunali e altre istituzioni di ente locale, per venire incontro e consigliare al meglio quegli enti che vogliano realizzare azioni in tal senso ha messo a punto un “decalogo” rivolto alle amministrazioni pubbliche affinché, appunto, tali campagne oltre a rispettare criteri di qualità possano aumentare l’efficacia sul piano dei fondi raccolti sia da un punto di vista tecnico.
Il progetto si riferisce, in particolare, alle campagne promosse da ospedali, aziende sanitarie o da altri soggetti a loro favore, ma anche a quelle delle amministrazioni di enti locali a favore di interventi quali: la distribuzione di alimenti, l’assistenza sociale a fasce deboli, l’educazione scolare, il sussidio economico alle famiglie meno abbienti, e molto altro ancora.