“E’ una vergogna, un crimine contro quei capolavori che l’Italia orgogliosamente vuole tenere nelle piazze, per tutti”. Con queste parole il ministro per i Beni culturali Dario Franceschini in un’intervista al “Messaggero” ha commentato la notizia del danno subito dal famoso Elefantino di piazza della Minerva, il capolavoro progettato e disegnato da Gian Lorenzo Bernini (ed eseguito nel 1667 dal collaboratore Ercole Ferrata).
“Gli atti di vandalismo contro il nostro patrimonio culturale si ripetono purtroppo con una certa frequenza. In questo caso peraltro è ignota la matrice dell’atto così come gli autori”. Per questo per l’ inquilino del Collegio Romano la priorità torna ad essere quella della prevenzione, da qui una perentoria sollecitazione ai Comuni: “Di certo servono misure di prevenzione”, insiste Franceschini, per la salvaguardia dei monumenti “penso si possano fare molte cose insieme. Si può fare più prevenzione, e soprattutto nei luoghi che hanno capolavori nelle piazze, i Comuni dovrebbero lavorare di più sulla videosorveglianza e sulla sorveglianza in generale. Anche perché è giusto che quei capolavori stiano nelle piazze. Poi, naturalmente, servono pene più forti e su questo stiamo lavorando”.
La statua dell’Elefante di piazza della Minerva è stata danneggiata da vandali la scorsa notte, a Roma. Ad essere sfregiata è stata una zanna dell’ elefantino. Il frammento è stato trovato a terra, ai piedi della statua. Immediato l’intervento delle forze dell’ordine e dei tecnici della Sovrintendenza ai Beni Culturali di Roma.