Il Forum Europeo 2018 sulla riduzione del rischio da disastri (EFDRR) si inaugura oggi a Roma presso la sede della Confindustria, organizzato dall’Unisdr -l’ufficio delle Nazioni Unite per la riduzione dei rischi da disastri- e presieduto per la tappa romana dal governo italiano.
L’appuntamento, che fino al 23 novembre vede la partecipazione di 55 Paesi, tra cui i membri del Meccanismo Europeo di Protezione Civile, dell’Asia Centrale e del Caucaso, è completamente dedicato agli esiti della Piattaforma globale delle Nazioni Unite per la Riduzione del Rischio di Disastri, per accelerare l’attuazione e il monitoraggio dell’Accordo di Sendai 2015 – 2030.
Nella cittadina giapponese, in occasione di quello che è ormai un vertice storico nell’ambito delle attività per la riduzione dei rischi, fu sancito ufficialmente il passaggio dalla “gestione delle catastrofi”, alla “gestione del rischio di catastrofi”, attraverso il ruolo di primo piano riconosciuto alle attività di prevenzione.
A partecipare ministri, capi dipartimento, direttori di protezione civile e delegati dei diversi governi. Le tre giornate di lavoro saranno strutturate in modo da creare momenti di confronto, di riflessione e di studio.
Il 21 novembre, infatti, viene dedicato alla Formazione per i punti di contatto, utile a 1) imparare a gestire la Piattaforma 2) inserire i dati e confrontarsi su come sviluppare le capacità di gestione del rischio nei vari paesi.
Ad aprire ufficialmente i lavori e fare gli onori di casa giovedì 22 novembre sarà il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte. Seguirà una sessione plenaria, con un relativo momento di confronto finale. A seguire i partecipanti potranno assistere ad una tavola rotonda ministeriale, per poi partecipare a una delle tre sessioni tecniche che si svolgeranno in parallelo. A conclusione della giornata ci sarà un momento di premiazione per chi si è distinto nella gestione dei disastri. Inoltre, i sindaci dei Comuni italiani presenti riceveranno il certificato di adesione a “città resilienti delle Nazioni Unite”.
Nella giornata di venerdì 23 novembre verranno trattati temi riguardanti il futuro dei nostri Paesi, sarà previsto uno spazio importante per il tema della resilienza in un regime di cambiamenti climatici impattanti su tante comunità e territori. Non solo, si cercherà di individuare in maniera chiara le sfide e le priorità che ci riguardano da oggi al 2020.
Infine, si potrà assistere alla cerimonia di chiusura, in cui verrà redatto un comunicato che vede programmi e impegni che riguarderanno i Paesi aderenti, in vista dell’appuntamento globale del 2019 in Svizzera diretto successore di Cancùn 2017.
L’obiettivo è quello di proseguire un percorso già avviato, che promuova la sinergia tra le attività di prevenzione strutturale cioè le azioni di prevenzione di protezione civile e la costruzione di una solida cultura del rischio tra i cittadini
La Resilienza come risposta al pericolo rappresentato dai rischi naturali ed antropici. Sarà questo il tema principale di discussione al Forum Europeo 2018 sulla riduzione del rischio di disastri.
L’obiettivo è quello di proseguire un percorso già avviato, che promuova la sinergia tra le attività di prevenzione strutturale cioè le azioni di prevenzione di protezione civile e la costruzione di una solida cultura del rischio tra i cittadini, guardando alla resilienza delle comunità come risultato finale in modo da raggiungere gli obiettivi prioritari di Sendai Framework 2030.
Inoltre un particolare focus sarà riservato alla Resilienza ai Disastri per le Città. Le Nazioni Unite infatti hanno elaborato una Scorecard, cioè una scheda di valutazione riservato alle città per testare l’impegno di quest’ultime nel percorso verso uno sviluppo sempre maggiore della loro resilienza.
La scorecard è strutturata intorno ai “Dieci concetti fondamentali (Essentials) per Rendere la Città Resiliente”, sviluppata per la prima volta come parte della Hyogo Framework for Action nel 2005, e successivamente aggiornata per permettere l’implementazione del Framework di Sendai per la Riduzione del Rischio da Disastri: 2015-2030. Scopo primario della Scorecard è quello di aiutare nazioni e amministrazioni locali nel monitoraggio e nella revisione dei progressi e delle sfide per l’attuazione del Framework di Sendai e di consentire lo sviluppo di una strategia locale di riduzione del rischio (piani di azione di resilienza).
Il concetto di resilienza si riflette nella capacità di una città di comprendere i rischi da disastri che può dover fronteggiare, di mitigare tali rischi e di rispondere ai disastri che possono avvenire in modo da minimizzare sia nell’immediato che a lungo termine, le perdite di vite umane e i danni a beni, proprietà, infrastrutture, attività economiche e ambiente. Oggi il contesto cittadino e il suo equilibrio sono costruiti sempre più intorno alla capacità di recuperare sia rispetto a gravi calamità, naturali e antropiche, sia rispetto a conseguenze che si sviluppano su una scala temporale più lunga, quali la perdita di acqua potabile o la deforestazione e problemi socio-economici quali la disoccupazione e la mancanza di abitazione.
I primi utenti aderenti hanno registrato una serie di benefici. A tale riguardo, Nella giornata di giovedì 22 novembre, giornata centrale del Forum, i sindaci dei Comuni Italiani che hanno già adottato la Scorecard riceveranno il certificato di adesione a “città resilienti delle Nazioni Unite”.
Nella Scorecard di UNISDR si parla di 10 Essentials, (in pratica elementi essenziali) che offrono una copertura ampia rispetto alle questioni che le città hanno bisogno di affrontare per aumentare la loro resilienza ai disastri.
- organizzarsi per la resilienza ai disastri
- identificare, comprendere e utilizzare gli scenari di rischio presenti e futuri
- rafforzare le capacità finanziarie per la resilienza
- perseguire uno sviluppo umano resiliente
- salvaguardare le interfacce naturali per migliorare le funzioni protettive offerte dagli ecosistemi naturali
- rafforzare la capacità istituzionale alla resilienza
- comprendere e rafforzare la capacità della società alla resilienza
- aumentare la resilienza delle infrastrutture
- garantire una risposta efficace ai disastri
- accelerare il recupero e garantire una migliore ricostruzione
Fonte: Sito del Dipartimento della Protezione Civile – Presidenza del Consiglio dei Ministri