Nell’ambito della IV edizione della Biennale dello spazio pubblico si inscrive la call for video dal titolo “Filmare la città”, un’iniziativa realizzata con l’International Fest Roma Film Corto Indipendent Cinema. La Biennale dello spazio pubblico è promossa dall’Istituto nazionale di urbanistica (Inu); dal Consiglio nazionale degli architetti, pianificatori, paesaggisti e conservatori; dall’Ordine degli architetti di Roma; dal dipartimento di Architettura dell’Università Roma Tre, in collaborazione con l’Anci e UN-Habitat (Il Programma delle Nazioni Unite per gli insediamenti umani).
Quattro le sezioni proposte dalla call for video: Sulla strada – dove lo spazio pubblico è di penetrazione dei centri abitati. Rarefazione e densificazione degli spazi pubblici nei sistemi urbani del contemporaneo. Informale – spazi collettivi e aree pubbliche, contaminazioni e separatezza. Utilizzo pubblico degli spazi privati e gradi di relazione con lo spazio pubblico istituzionale. Terzo paesaggio – appropriazione spontanea degli spazi residuali. Processi di identificazione e formalizzazione degli spazi pubblici nella contemporaneità. Indagine sugli spazi dismessi, abbandonati, inutilizzati o sottoutilizzati. Diversamente – autonomia sull’accessibilità e sull’utilizzo dello spazio pubblico. Come cambia la progettazione e la fruizione delle aree pensate per essere vissute da un’utenza allargata, inclusiva e partecipata. Il termine per l’iscrizione è fissato al 20 aprile. Nel corso della Biennale, che si terrà dal 25 al 27 maggio 2017 presso la facoltà di Architettura dell’Università Roma Tre, saranno proiettati i contributi selezionati e si terrà la premiazione.
La Biennale dello spazio pubblico rappresenta il corollario delle esperienze virtuose nell’ambito della progettazione e della gestione delle aree urbane, un confronto tra amministrazioni locali, università, associazioni culturali, professionisti, cittadini e studenti che hanno a cuore il bene comune e in questo senso interpretano lo scenario urbano. Il contest chiede di osservare ed interpretare lo spazio urbano attraverso uno sguardo cinematografico. Filmare vuol dire infatti dare un senso allo spazio come atto soggettivo, per questo saranno importanti ai fini della valutazione, oltre all’originalità dei contenuti, le scelte di luce, di inquadratura, di movimento di macchina per le riprese, di obbiettivi e di suoni, ma anche la capacità di trasformare gli spazi della città attraverso i colori e il montaggio per esprimere diversi stati d’animo e punti di vista.