E’ appena stato pubblicato il comunicato del Mise riguardante il decreto interministeriale 19 giugno 2017 contenente l’approvazione del Piano d’azione nazionale per gli edifici sostenibili. L’efficienza energetica degli edifici è oggi uno dei temi rilevanti e strategici del dibattito sostenibile nazionale e internazionale. Quasi il 40% del consumo energetico finale, infatti (e il 36% delle emissioni di gas serra), deriva da case, uffici, negozi ed altri edifici. Il miglioramento della prestazione energetica è quindi un aspetto importante, non solo per il raggiungimento degli obiettivi fissati al 2020 da parte dell’Unione europea, ma anche per il conseguimento delle finalità a lungo termine della strategia climatica che guarda a un’economia a bassa intensità di carbonio.
Date le potenzialità di risparmio ottenibile dal settore civile, che copre circa il 39,7% del fabbisogno energetico nazionale negli usi finali, l’incremento dell’efficienza energetica degli edifici e la transizione verso quelli ad energia quasi zero (NZEB), costituisce un obiettivo prioritario per il Paese, che viene perseguito grazie all’attivazione di diverse misure di regolazione e incentivazione. Dotare un edificio di quegli elementi e tecnologie tali da permettere il raggiungimento di un elevato livello di prestazione comporta ovviamente un aumento dei costi di investimento. Affinché una struttura possa considerarsi NZEB, è necessario che siano rispettati diversi requisiti: il primo dei quali consiste in un maggiore isolamento termico dell’involucro edilizio.
Con le nuove linee guida vengono richiesti valori inferiori di trasmittanza termica (quantità di potenza scambiata da un determinato materiale per unità di superficie e unità di differenza di temperatura) per le strutture opache verticali, orizzontali e inclinate verso l’esterno o per gli ambienti non riscaldati e chiusure tecniche opache, nonché trasparenti verso l’esterno o in direzione di ambienti non riscaldati.
In merito ai serramenti, le soluzioni tecniche possono essere varie: doppi o tripli vetri, riempimento dell’intercapedine con gas, trattamenti superficiali. Per un edificio a energia quasi zero, l’aumento del costo è di circa 40 euro per metro quadrato di serramento, con oscillazioni che possono raggiungere i 70 euro/metro quadrato. Un altro requisito fondamentale che un edificio deve rispettare per essere considerato NZEB riguarda gli impianti termici, che dovranno essere realizzati in modo da garantire il rispetto dell’apertura, attraverso il ricorso a energia prodotta da impianti alimentati da fonti rinnovabili, del 50% dei consumi previsti per l’acqua calda sanitaria, il riscaldamento e il raffrescamento. Il Piano d’azione nazionale per implementare edifici a energia quasi zero su tutto il territorio nazionale è stato elaborato da un gruppo di lavoro composto da Enea, Rse e Cti.