Riqualificare la propria abitazione o interi edifici per ottenere una maggiore efficienza energetica, che si traduca in risparmi economici e in una migliore qualità della vita e dell’ambiente. Un obiettivo realizzabile attraverso interventi come la sostituzione degli infissi o degli impianti per il riscaldamento, l’isolamento termico degli edifici fino a lavori per la riduzione del rischio sismico, previsti e incentivati dal sistema degli Ecobonus, ossia dalle detrazioni fiscali per la riqualificazione energetica del patrimonio edilizio esistente. Rese operative con la Finanziaria 2007, queste ultime sono state prorogate di anno in anno fino a oggi.
“Nel quadriennio 2014-2017 è stato trasmesso all’Enea quasi 1,5 mln di richieste di detrazione (di queste, circa 420mila soltanto nel 2017), per 13 mld di investimenti attivati e un risparmio di energia primaria pari a circa 4.688 GWh/a – spiega Amalia Martelli del Dipartimento Unità Efficienza Energetica dell’Enea – Con un risparmio medio sulla bolletta annuale dei consumatori, compreso tra i 250 euro del 2014 e i 150 euro del 2017, anche per effetto dei differenti livelli dei prezzi del gas. Di fatto, questi interventi equivalgono a un risparmio medio annuo del 15% sul totale della spesa energetica delle famiglie – aggiunge – Nati con l’obiettivo di migliorare le prestazioni energetiche degli immobili esistenti e al contempo sostenere il settore edile in un periodo di crisi economica, gli Ecobonus consistono in una detrazione dall’imposta lorda (Irpef e Ires) – continua Amalia Martelli – L’ultima proroga risale alla legge di Bilancio 2019 che haprorogato queste detrazioni fino al 31 dicembre 2019 nel caso d’interventi di tipo privato, mentre la legge di Bilancio 2018 ha già prorogato questi incentivi al 31 dicembre 2021 nel caso di interventi su parti comuni condominiali. Nel corso del tempo, gli interventi agevolabili ai sensi di queste detrazioni sono divenuti sempre più numerosi, annoverando al loro interno anche le innovazioni tecnologiche via via introdotte sul mercato.
Negli ultimi anni, il Governo ha introdotto anche un’articolazione dell’aliquota di detrazione a seconda del tipo d’intervento, andando a promuovere in modo particolare gli interventi di tipo condominiale, per i quali l’aliquota è innalzata al 70 e al 75 per cento nel caso di coibentazione di una quota significativa delle strutture opache e dell’80-85 per cento nel caso in cui si realizzi anche una riduzione del rischio sismico”, spiega ancora l’esperta. Proprio per questi interventi, l’Enea ha predisposto un sito d’informazione sulle detrazioni fiscali con il dettaglio dei lavori agevolabili e le relative aliquote di detrazione (www.acs.enea.it). In particolare nella sezione ‘Vademecum’ sono riepilogati tutti i lavori incentivati e per ciascun tipo è disponibile una scheda con i requisiti tecnici richiesti e la documentazione.
“La richiesta di detrazione, per lavori ultimati nel 2018, deve essere trasmessa attraverso il sito https//finanziaria2018.enea.it, invece nel caso di lavori ultimati nel 2019 occorre attendere il nuovo sito, attualmente in fase di test”, conclude Martelli ricordando che “con la legge di Bilancio 2018, all’Enea è stato affidato il compito di eseguire controlli a campione delle richieste di detrazione trasmesse, al fine di verificare la sussistenza delle condizioni necessarie a fruire delle detrazioni. Pertanto, allo stato attuale è stato definito un programma di controlli relativo alle istanze di detrazione fiscale per gli interventi effettuati sulle parti comuni condominiali, con fine lavori nel 2017, recentemente trasmesso al Mise per una condivisione dei contenuti”.