“Il buon funzionamento del settore pubblico è al centro del buon funzionamento della società. Questo è sempre vero, con la pandemia è ancora più vero”. Lo afferma il premier Mario Draghi intervenendo durante la cerimonia per la firma del Patto per l’innovazione del lavoro pubblico e la coesione sociale. “A fronte di questa centralità del settore pubblico se guardiamo la situazione attuale concludiamo che c’è molto da fare”, aggiunge, parlando in particolare dell’età media e della formazione del personale pubblico. “La pandemia – ha detto il premier – e il piano di rilancio e resilienza richiedono nuove professionalità e nuove forme di lavoro. Nuove professionalità richiedono investimenti e nuove regole. Questo è quello che oggi stiamo cominciando”.
Il “Patto per l’innovazione del lavoro pubblico e la coesione sociale” che si firma a Palazzo Chigi con il premier Mario Draghi e Cgil, Cisl e Uil “inaugura una nuova stagione di relazioni sindacali”. Commenta il ministro per la Pa, Renato Brunetta, aggiungendo che “venerdi convocherò le confederazioni sindacali per avviare il negoziato in tempi brevi. E’ per noi il miglior segno di ripartenza – poi conclude – La scelta del presidente Mario Draghi di valorizzare con la sua firma l’accordo di oggi pone questo nuovo inizio sotto i migliori auspici, per il Paese e per la sua capacità di puntare sulla responsabilità di tutte le parti per costruire un Piano nazionale di Recovery e resilienza che investa sullo Stato e sui suoi servitori”.