La messa in sicurezza dell’Italia è una priorità e vede i Comuni protagonisti nello svolgimento dell’importante ruolo atto a comprendere e governare le fragilità e la vulnerabilità del territorio. Ma questo lavoro di attenta analisi e continuo monitoraggio va inteso al passo con la messa in sicurezza delle diverse criticità. Per questo è appena stata siglata l’intesa tra Ministero dell’Ambiente e Regione Toscana che prevede oltre 26 milioni di euro destinati a quindici interventi a difesa del suolo in tutta la Toscana. A sottoscrivere il documento ieri a Roma sono stati Gian Luca Galletti ed Enrico Rossi. Il protocollo d’intesa prevede che attraverso il “Fondo Infrastrutture Ambientali” della legge di Bilancio per l’anno 2017, il Ministero finanzi subito i 15 interventi contenuti nella parte programmatica del “Piano nazionale per le aree metropolitane” secondo le priorità indicate dalla sezione programmatica del Dpcm 2015.
Il più rilevante per importo finanziario (16 milioni e 750.000 euro) è in provincia di Arezzo. Si tratta dell’adeguamento della diga di Levante e delle opere inerenti all’intervento stesso che consentiranno, in sinergia con le casse di espansione di Figline Val d’Arno, di abbattere sensibilmente il rischio sulla città di Firenze. Verranno finanziate, inoltre, la messa in sicurezza del fiume Serchio in lucchesia, con quasi 3,8 milioni di euro. Il progetto prevede l’adeguamento strutturale dell’argine destro con 2 milioni e 439.000 euro, mentre il sesto lotto dell’adeguamento del sinistro con 1 milione e 338.000 euro. Circa 1,2 milioni di euro sono destinati, invece, al ripristino della corretta regimazione del canale emissario della Viaccia, nel territorio fiorentino, attraverso due finanziamenti da 588.000 euro per il primo e 700.000 euro per il secondo. Poco meno di un milione di euro andrà invece alla rimozione dei sedimenti di fondo del torrente Parmignola (Massa Carrara).
Con l’atto integrativo vengono invece potenziati gli accordi risalenti al 2010 con ulteriori 27 milioni di euro: tra gli impegni presi dal Ministero dell’Ambiente ci sono anche 1,8 milioni destinati al Comune di Collesalvetti (Livorno), una zona alluvionata nel settembre scorso. La Regione Toscana, dal canto suo, si impegna a finanziare 17 nuovi interventi urgenti per oltre 25 milioni di euro. A questi vanno aggiunti i 7,8 milioni previsti dal Piano operativo ambientale Fsc 2014-2020 per le frane. Si tratta di 13 cantieri: uno in Valle del Frigido (Massa) per arginare il rischio frane e la sistemazione morfologica della spiaggia di Vada a Rosignano Solvay. La Regione Toscana ha dato inoltre disponibilità a cofinanziare questi interventi con ulteriori 2,1 milioni di euro. I nuovi stanziamenti per la sicurezza del territorio oggetto del protocollo d’intesa sono solo una parte dell’impegno programmatico del Ministero dell’Ambiente per le aree a rischio idrogeologico della Toscana. Il ministro Galletti e il governatore Rossi hanno fatto il punto della situazione delle bonifiche e dei fondi Fsc riservati a questi interventi: 61 milioni di euro sono destinati ai siti di interesse nazionale e alle diverse aree inquinate, in particolare 30,2 milioni di euro vanno ad Orbetello (area ex Sitoco), mentre 21 milioni di euro al Sin di Massa Carrara. All’isola del Giglio andranno invece 2,8 milioni di euro per la bonifica della discarica in infrazione che si torva nella località Le Porte, a cui si aggiungono interventi per oltre 2 milioni di euro nei comuni di Volterra, Montescudaio e Chiusdino. Vi saranno poi bonifiche nei comuni di Piteglio, Follonica e Scarlino.
“In Toscana – ha detto il ministro Galletti – intensifichiamo l’impegno economico, nel solco della programmazione di questi anni e anche come risposta forte ai fenomeni alluvionali che si sono verificati. Tra Regione e Ministero c’è una piena condivisione di progetti e obiettivi di medio-lungo termine per tutelare il territorio toscano. In questi anni abbiamo cambiato registro e metodo: ci sono fondi, progettualità, consapevolezza dei rischi ulteriori innescati dai cambiamenti climatici. Confido – ha concluso il Ministro – che il percorso intrapreso venga attuato e proseguito con coerenza in Toscana, come da tutti i presidenti di Regione quali commissari di governo al dissesto, dunque con poteri straordinari per accelerare opere così importanti”.