Il Governo regionale della Sicilia ha rimodulato le risorse del “Patto per il Sud – Fondo di sviluppo e coesione”, avvalendosi dell’Ufficio contro il dissesto idrogeologico. Risultato? Su piatto sono arrivati 174 milioni. destinate all’integrazione di quelle comunitarie del Fondo di sviluppo regionale 2014/2020 (155 milioni di euro) – già messe a disposizione dell’assessorato all’Ambiente per la misura 5.1.1. – che avevano potuto soddisfare solo una minima parte delle richieste pervenute. Adesso, sarà invece possibile esaudire almeno l’85% delle istanze. In altre parole, con questo atto prosegue l’opera da parte del Governo regionale di messa in sicurezza e di consolidamento delle aree a rischio. Gli interventi già finanziati riguardavano opere di riduzione del rischio idrogeologico e di consolidamento dei territori, mentre la parte restante concerne interventi contro l’erosione costiera. L’elenco dei progetti ammissibili, secondo la graduatoria redatta a fine luglio dal dipartimento regionale Ambiente, prevede una spesa di 430 milioni di euro sui 155 disponibili.
“Abbiamo mantenuto l’impegno di aumentare il plafond a disposizione – afferma Nello Musumeci, presidente della Regione – Un importante gesto d’attenzione nei confronti di coloro che vivono in aree critiche dove si rendono necessari interventi significativi di tutela. Lo faremo con progetti mirati, che riducono il rischio e aumentano la resilienza delle aree minacciate da fenomeni di dissesto idrogeologico o di erosione costiera. Opere, queste, che si aggiungono a quelle già messe in campo in questo anno e mezzo di governo dalla Struttura che ho l’onore di guidare da commissario, con la direzione di Maurizio Croce, per diverse centinaia di milioni di euro. Un’azione robusta e costante che fa della Sicilia la prima Regione per entità di spesa nella tutela del proprio territorio”.