Stanziati 361 milioni per finanziare 236 interventi sul territorio nazionale, finalizzati a contrastare il fenomeno del dissesto idrogeologico. Lo prevede il DPCM 2 dicembre 2019, pubblicato dalla Gazzetta Ufficiale n. 14 del 18 gennaio, che contempla interventi di varia entità, dalla sistemazione di versanti franosi al consolidamento e alla difesa idraulica, al ripascimento e difesa delle aree costiere, alla messa in sicurezza di centri abitati.
“Si tratta di risorse ulteriori e immediatamente disponibili per la messa in sicurezza idrogeologica e per progetti immediatamente cantierabili – spiega il Ministro dell’Ambiente Sergio Costa – Non lavoriamo sulla logica dell’emergenza, ma con una programmazione costante e interventi specifici per attenuare i rischi e le criticità sull’intero territorio nazionale”.
L’impegno finanziario complessivo del Piano, che ammonta a euro 361.896.975, trova la necessaria copertura nelle risorse del Fondo per lo sviluppo e la coesione 2014-2020 deliberate dal CIPE a favore del Piano Operativo “Ambiente”. I fondi verranno erogati in via diretta, senza la stipula di successivi accordi di programma, come previsto dalla delibera CIPE n.64 (adottata il 1/08/2019).
I fondi odierni, destinati a ulteriori progetti cantierabili, vanno ad aggiungersi ai finanziamenti già erogati alle Regioni attraverso il Piano stralcio sul dissesto idrogeologico. “Bisogna mettere in sicurezza il Paese e i fondi ci sono, sono opere di estrema urgenza e indifferibilità. Il disegno di legge Cantiere Ambiente, incardinato al Senato, deve avere un iter celere – ha aggiunto Costa – La messa in sicurezza preventiva costituisce il migliore strumento per la salvaguardia delle vite umane e del territorio”.