Def, modificate al rialzo le previsioni di aprile
Governo 25 Settembre 2017, di Patrizia MaglioniPrevista per l’anno in corso una crescita del Pil dell’1,5%, un’ipotesi confermata anche per il 2018/2019
Il Consiglio dei ministri, su proposta del presidente Paolo Gentiloni e del titolare dell’Economia e delle Finanze Pier, Carlo Padoan, ha approvato la Nota di aggiornamento al documento di economia e finanza (Def) 2017, a cui è allegato un Report al Parlamento redatto ai sensi dell’articolo 6, comma 5, della legge n. 243 del 2012.
La Nota, preliminare alla legge di bilancio che dovrà essere presentata al Parlamento entro il 20 ottobre, registra i più recenti effetti delle riforme strutturali e degli interventi di politica economica messi in atto dal governo negli ultimi anni e aggiorna le stime sul quadro macroeconomico per il 2017 e per il triennio successivo, nonché gli obiettivi programmatici rispetto a quelli contenuti nel Def dell’aprile scorso.
La strategia compiuta ha consentito al Paese di far ripartire il ciclo della crescita, mantenendo uno stato di allerta sul versante del consolidamento dei conti pubblici. E questo ha dato la possibilità di avviare la riduzione del debito pubblico in rapporto al Pil. Nella Conferenza stampa seguita al Consiglio dei ministri, Paolo Gentiloni ha confermato che l’aggiornamento del quadro economico è positivo. “Abbiamo numeri di crescita più alti e più stabili – ha detto il premier -. Risultati che sono stati conseguiti grazie alle riforme varate dal governo Renzi e che noi abbiamo proseguito. Questi stessi risultati ci hanno consentito una discussione con l’Unione europea che ha portato margini favorevoli di finanza pubblica e che ci porterà a proporre al Parlamento una legge di bilancio non depressiva, che non sarà un freno alla tendenza positiva dell’economia”.
“Le precedenti stime indicavano un Pil a +1,1% quest’anno, e a +1% nel 2018 – ha detto a sua volta il ministro Padoan – I nuovi numeri sono coerenti con la revisione delle serie storiche su Pil e aggregati di finanza pubblica appena resa nota dall’Istat. Il +1,5% di crescita va confermato anche per il 2018 e il 2019. Una previsione che forse qualcuno valuterà troppo ottimista, ma io ritengo che sia pienamente giustificata”.
