In riferimento al decreto emergenze e alle presunte carenze di coperture finanziarie che sarebbero all’origine di ritardo nella sua pubblicazione nella Gazzetta ufficiale, una nota stampa del Governo precisa che queste notizie non corrispondono a verità. Gli interventi in conto capitale sarebbero, infatti, integralmente finanziati così come quelli di parte corrente per il 2018 e, in una certa misura, per gli anni successivi. Per quanto manca sarà data copertura nella prossima legge di bilancio, che verrà presentata al Parlamento il 20 ottobre. Nessun ritardo quindi, sottolinea Palazzo Chigi, in relazione all’avvio delle misure di sostegno contenute nel decreto tanto che dal Ministero dell’Economia e delle finanze viene la conferma della conclusione delle valutazioni di propria competenza. Il decreto legge sta ora per essere inviato al Quirinale.
Il decreto emergenze introduce disposizioni urgenti per velocizzare le operazioni di demolizione e ricostruzione del ponte Morandi, per il sostegno dei soggetti danneggiati per il crollo, la ripresa delle attività produttive e di impresa, come pure quelle dirette ad intraprendere ogni iniziativa necessaria al ripristino della funzionalità dei servizi pubblici e delle infrastrutture. Il provvedimento introduce, inoltre, misure urgenti aventi a oggetto gli eventi calamitosi che hanno colpito l’Italia centrale e l’isola di Ischia, già oggetto di normative, ma che necessitano di ulteriori misure indifferibili ed urgenti. Per uscire dalla logica emergenziale, infine, sono state approvate norme con finalità di prevenzione, tese al monitoraggio delle infrastrutture a rischio.