Parte il nuovo progetto di bilancio idrologico nazionale per migliorare la qualità delle acque e la gestione della risorsa idrica del nostro Paese. Nell’ambito del Piano Operativo Ambiente, promosso dal Ministero dell’Ambiente, si avviano le attività del “Progetto sul Bilancio Idrologico Nazionale” coordinato da ISPRA, a partire dalle prime due Convenzioni attuative per i distretti idrografici della Sardegna e dell’Appennino Settentrionale, firmate rispettivamente a dicembre 2020 e gennaio 2021.
Il Piano Operativo Ambiente, finanziato dal Fondo per lo Sviluppo e la Coesione 2014-2020, è articolato in un complesso di importanti interventi per la tutela dell’ambiente e la promozione dell’uso efficiente delle risorse. Oltre 100 milioni di euro dei fondi gestiti dal Ministero dell’Ambiente sono dedicati agli interventi di miglioramento della qualità delle acque in tutto il territorio nazionale. Di questa dotazione finanziaria si avvarranno le sette Autorità di bacino distrettuale responsabili delle azioni di miglioramento della qualità dei corpi idrici nonché della realizzazione con ISPRA del “Progetto sul Bilancio Idrologico Nazionale”.
Questo progetto, che prevede un finanziamento complessivo di 10,5 milioni di euro, si propone di integrare le attività condotte dagli uffici idrografici delle regioni e delle province autonome responsabili del monitoraggio idrologico, per dare nuovo impulso al monitoraggio idrometrico e alle misure di portata e sviluppare una metodologia uniforme su scala nazionale per la gestione dei dati idrologici e la loro elaborazione per la stima delle componenti di bilancio su scala distrettuale.
L’obiettivo è, dunque, colmare il gap conoscitivo attualmente esistente in relazione all’effettiva entità della risorsa idrica superficiale, consentendo di ottenere una stima affidabile del bilancio idrologico. Tale passaggio è indispensabile per raggiungere gli obiettivi di qualità dei corpi idrici previsti dall’Unione europea e per il conseguimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 dell’ONU, in merito all’accesso universale all’acqua.
La prima Convenzione attuativa per regolamentare compiutamente lo svolgimento delle attività tecnico-scientifiche previste dal progetto è stata sottoscritta lo scorso 30 dicembre 2020 e prevede la collaborazione tra l’Autorità di distretto della Sardegna, l’ARPA Sardegna e l’ISPRA. È stata poi la volta della Convenzione tra l’Autorità di distretto dell’Appennino Settentrionale, l’ARPA Liguria, le Regioni Toscana e Umbria e l’ISPRA, siglata il 25 gennaio 2021. È infine imminente l’avvio delle collaborazioni per il distretto idrografico del Fiume Po e per il distretto idrografico dell’Appennino Centrale, previste nei prossimi mesi.
Fonte: Mattm