È stato pubblicato sul sito del Ministero dell’Università e della Ricerca, dopo la registrazione della Corte dei Conti, il decreto del Ministro dell’Università e della Ricerca n. 1257 del 30 novembre 2021 che stabilisce le procedure e le modalità di accesso a circa 467 milioni di euro per cofinanziare interventi per la realizzazione di strutture residenziali universitarie. Si tratta del bando del Ministero dell’Università e della Ricerca che, oltre a fondi nazionali, stanzia anche risorse del Piano nazionale di ripresa e resilienza: 300 dei 467 milioni, infatti, sono parte dei 960 milioni previsti dal PNRR per portare il numero degli alloggi per studenti universitari dagli attuali 40.000 a oltre 100.000 entro il 2026. Quello pubblicato è il V bando in attuazione della Legge 338/2000 che, recentemente modificata, prevede il cofinanziamento fino al 75% del costo totale da parte dello Stato per interventi rivolti alla realizzazione di alloggi e residenze per studenti universitari.
Sono ammissibili al cofinanziamento quattro grandi tipologie di interventi, ognuna con specifici dettagli:
– di manutenzione straordinaria, recupero, ristrutturazione edilizia e urbanistica, restauro, risanamento di immobili esistenti adibiti o da adibire a strutture residenziali universitarie, nell’ambito dei quali è obbligatorio effettuare interventi di efficientamento energetico;
– di efficientamento o miglioramento energetico di strutture residenziali universitarie esistenti;
– di demolizione e ricostruzione, trasformazione, ampliamento o completamento di immobili esistenti;
– l’acquisto di edifici da adibire a strutture residenziali universitarie.
Gli alloggi realizzati con questo finanziamento devono essere destinati prioritariamente a studenti capaci e meritevoli anche se privi di mezzi idonei al conseguimento della borsa di studio e dei prestiti d’onore, sulla base delle graduatorie definite dagli organismi regionali e delle Province autonome di gestione. Possono presentare richieste di cofinanziamento entro 90 giorni dalla data di pubblicazione del decreto in Gazzetta Ufficiale, le Regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano, le università, le istituzioni dell’alta formazione artistica e musicale statali, i collegi universitari, le cooperative di studenti, le organizzazioni, le fondazioni e le istituzioni senza scopo di lucro. La valutazione dei progetti – di cui è responsabile la Commissione costituita con decreto ministeriale – terrà conto della capacità del progetto di raggiungere gli obiettivi assegnati nei tempi indicati dal cronoprogramma e con il minimo consumo possibile di risorse. Tra i criteri sono indicati anche l’utilità del progetto, intesa come la convenienza per la “comunità” di riferimento e la sostenibilità nel tempo e nelle successive fasi di gestione ed attuazione.
Fonte: Miur