Nel corso di un convegno dedicato alla tutela e alla valorizzazione della biodiversità nei parchi nazionali dell’area tirrenica è stato proposto alla Spezia un percorso dedicato al turismo lento e sostenibile per le Cinque Terre. La proposta ha l’obiettivo di creare una sorta di percorso verde, sopra e sotto il mare, che coinvolga territori protetti di qualità lungo la direttrice tirrenica. Dal Parco Nazionale delle Cinque Terre agli arcipelaghi della Maddalena e Toscano, sino all’area del Circeo.
“Una parkway è molto di più di una rete sentieristica – ha spiegato Carlo Blasi, del dipartimento di biologia ambientale alla Sapienza di Roma – Può coinvolgere trentamila ettari di parchi in Italia, un progetto di sviluppo sostenibile dove ogni territorio naturale e antropizzato può offrire al visitatore quello che più lo caratterizza. Dall’agricoltura alle specialità enogastronomiche, dall’offerta storico-culturale alle bellezze del paesaggio”. Un progetto del genere è appena nato nella provincia di Salerno, dove è sorta la “parkway” oasi dell’Alento. L’idea, ha assicurato il presidente del Parco delle Cinque Terre Vittorio Alessandro, può essere concretizzata e il parco ligure ne assumerebbe la regia. Occorre però trovare sponda nelle regioni coinvolte e nei fondi europei. Scopo del convegno era studiare e confrontare l’impatto del turismo e dell’attività dell’uomo sulla biodiversità presente nei parchi e nel loro comprensorio. L’agricoltura, in questo senso, deve diventare strumento di tutela. “Il Parco delle Cinque Terre – ha detto Alessandro – diventa un laboratorio nazionale per il monitoraggio della sostenibilità ambientale.
Qui agricoltura, turismo, sentieristica, flora e fauna protette, i problemi del dissesto e della percorribilità ferroviaria e viaria coesistono da anni”.