Dopo gli incendi dolosi che ne hanno devastato 600 ettari di vegetazione, nasce il Parco di Pantelleria. “La delibera del Consiglio dei Ministri sullo schema del provvedimento istitutivo del Parco di Pantelleria è la risposta forte, coesa, immediata che le istituzioni danno al tentativo dei piromani di attaccare le risorse ambientali dell’isola”, ha commentato il ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti al termine di una riunione di quasi due ore dei membri del governo Renzi.
“Da quando il territorio pantesco – afferma Galletti – è stato devastato dagli incendi dolosi in pochi giorni siamo riusciti ad imprimere l’accelerazione necessaria all’iter per la creazione del parco, affinché la tutela ambientale fosse una replica netta e inequivocabile alle mire criminali sull’isola”.
Lo Stato, la Regione, il Comune, sottolinea il ministro, “hanno dimostrato di saper fare fronte comune, di saper essere portatori di valori condivisi, di voler rendere ancora più del passato la risorsa ambiente motore dello sviluppo e del futuro di Pantelleria”.
Pantelleria si è formata nell’era quaternaria, dunque è un territorio di origine recente, sorto sul margine di contatto tra il continente africano e quello europeo. L’isola è ricca in vegetazione anche se, data l’ampiezza, le sue 597 diverse specie, sottospecie e varietà botaniche potrebbero sembrar poche. La vegetazione si distribuisce sul territorio secondo un criterio altitudinale, subendo variazioni in funzione dei venti che la investono e dell’evoluzione dei suoli. Le falesie costiere, frastagliate e ricche d’insenature, ospitano una vegetazione dominata dall’endemico limonio di Pantelleria a cui si associano il finocchio di mare, il ginestrino delle scogliere, la timelea barbosa, l’erba-franca pelosa e altre specie.